Esistono 5 segnali che mostrano come una persona abbia raggiunto una certa maturità. Ecco quali sono, nello specifico
La parola maturità viene utilizzata spesso in ambiti anche molto diversi tra loro.
Quando siamo ragazzi, proprio questa parola, ha un peso specifico davvero rilevante nelle nostre vite e diventa il centro stesso del nostro percorso di studi, per giungere al diploma.
La maturità, in termini accademici, si acquisisce quando superiamo in modo sufficiente l’esame finale, terminato il ciclo della scuola secondaria di secondo grado.
Eppure, sappiamo bene che, in termini di crescita personale, spesso e volentieri il conseguimento del diploma non coincide con l’evoluzione dell’individuo su tutti i fronti della sua esistenza. Molti comportamenti e modi di reagire possono far parte di noi per tutta la vita e possono essere un segnale chiaro che ancora non siamo dei veri adulti, dal punto di vista emotivo e di acquisizione di responsabilità.
Ma cosa significa davvero essere maturi? Una delle definizioni che troviamo sul vocabolario, in corrispondenza del termine “maturità” è la seguente: «pieno sviluppo delle qualità intellettuali, morali, spirituali di un individuo; capacità di comportarsi, di agire, di giudicare in modo autonomo e adeguato alle circostanze».
Secondo gli esperti, la maturità si acquisisce, giorno dopo giorno, ed è una scelta dell’individuo. Ci sono, in particolare, cinque segnali che ci dicono se una persona è davvero matura.
Quando responsabilità ed empatia plasmano le tue scelte: i 5 indizi della vera maturità
Secondo gli esperti, vi sono cinque segnali, in particolar modo, che indicano che una persona è davvero matura.
Il primo segnale è la capacità di definire e comunicare chiaramente i propri standard e obiettivi. Chi mostra segni di maturità non si limita a desiderare il meglio per sé, ma stabilisce da subito quali risultati reputa accettabili, spiegandoli con garbo e precisione a colleghi, amici e partner. Questa trasparenza aiuta a evitare fraintendimenti e getta le basi per rapporti fondati sulla reciproca fiducia.
Il secondo segnale è l’assunzione completa di responsabilità per la propria vita. A differenza di chi cerca sempre un capro espiatorio, la persona matura riconosce che le proprie scelte, e persino l’inerzia, producono effetti concreti. Invece di puntare il dito contro circostanze esterne o altri individui, utilizza ogni insuccesso come spunto per correggersi e crescere.
Il terzo segnale è l’abilità di gestire le emozioni senza lasciarsi dominare. Rabbia, ansia e tristezza sono vissute come segnali utili anziché ostacoli insormontabili: chi raggiunge la maturità, sa affrontare una giornata difficile senza permettere a stati d’animo passeggeri di compromettere la realizzazione dei propri progetti.
Il quarto segnale è l’indipendenza dall’approvazione altrui. Vissuta con equilibrio, questa autonomia non significa chiudersi in sé, ma filtrare suggerimenti e critiche, alla luce dei propri obiettivi. In questo modo, anche i feedback più severi diventano opportunità di affinamento personale, senza far vacillare la propria identità.
Il quinto segnale è la centralità della salute mentale e della pace interiore. Per la persona matura il benessere psicofisico non è un optional: ritagliarsi momenti di pausa, stabilire confini e coltivare passioni, diventa fondamentale per garantire prestazioni e relazioni autentiche, oggi e in futuro.
