UK, candidata assunta dalla polizia West Yorkshire nonostante il colloquio non superato perché di minoranza etnica: accuse di favoritismo
Documenti riservati rivelano che la polizia del West Yorkshire ha assegnato un incarico a un’agente appartenente a una minoranza etnica – nonostante avesse fallito il colloquio – scatenando accuse di pratiche discriminatorie: secondo il Telegraph, alti ufficiali, incluso il capo John Robins, hanno bypassato le procedure standard. L’agente, inizialmente respinta per valutazioni insufficienti (voti E e D su sei domande) è stata inserita in servizio dopo l’intervento diretto del vicecapo Russ Foster che per aggirare l’ostacolo, ha eliminato i colloqui per i trasferimenti interni, modificando le policy nell’ottobre 2022.
L’indagine del Telegraph mostra che, in otto mesi, sei agenti di minoranze etniche precedentemente respinti sono stati assunti con la nuova regola insieme a otto colleghi bianchi; mail interne, inoltre, confermano pressioni per accelerare l’inserimento della candidata, ignorando controlli pre-assunzione completati solo successivamente. Gli appunti del colloquio descrivono risposte “irrilevanti” e “prive di esperienza” ma elogiano il suo “modo di fare eccellente”: il caso – segnalato all’organo di controllo IOPC – è stato archiviato per mancanza di prove dando adito a polemiche su trasparenza e equità.
Lavoro e minoranza etnica in UK: la svolta controversa della polizia del West Yorkshire
La decisione di abolire i colloqui per i trasferimenti nasce da un’analisi interna: il 26% delle domande di minoranze etniche veniva respinto, contro il 7,7% dei bianchi e un documento ammette che la modifica permetterà di “assumere più personale sottorappresentato” riducendo “rischi minimi” grazie ai controlli precedenti.
Tra il 2020 e il 2024, la quota di agenti non bianchi è salita dall’8,3% al 10% ma il prezzo è un acceso dibattito su meritocrazia e inclusione; secondo alcuni, promuovere diversità non giustifica deroghe ai standard mentre la polizia insiste sul fatto che non sia avvenuto nessun favore ma solo adeguamenti procedurali.
Il capo Robins – già sotto accusa per aver sostenuto “discriminazione legale” verso candidati bianchi – difende le scelte definendole una “priorità alla rappresentatività” ma il rischio è che questo possa ritorcersi contro: i critici denunciano pratiche “deplorevoli” che logorano la fiducia pubblica. Con l’aumento degli episodi di tensioni razziali e il calo di agenti bianchi (-14% dal 2022) la polizia del West Yorkshire diventa il simbolo di un dilemma nazionale: bilanciare inclusione e competenza ma senza tradire i principi di imparzialità.
