Pierina Paganelli: un presunto "copione" scritto da Valeria Bartolucci per il marito Louis Dassilva scovato in un taccuino a casa della coppia...
Un presunto “copione“, istruzioni su come aggirare la morsa mediatica e investigativa e, forse, allontanare ogni sospetto. È quanto trapela da una esclusiva di Pomeriggio 5 sul caso di Pierina Paganelli, uccisa in via del Ciclamino a Rimini il 3 ottobre 2023, relativamente a un taccuino trovato dagli investigatori e contenente “appunti” scritti a mano da Valeria Bartolucci per il marito Louis Dassilva.
Il sequestro del materiale è avvenuto a casa della coppia di vicini di casa della vittima e quelle note scritte, secondo chi indaga, rappresenterebbero un tentativo di depistaggio risalente al mese di novembre immediatamente successivo al delitto della 78enne. Valeria Bartolucci, intuito il concreto rischio di essere sotto captazione, avrebbe optato per una comunicazione di questo tipo tra le mura domestiche così da “preparare” in sordina il coniuge (unico indagato per l’omicidio, finito in cella il 16 luglio 2024) sulla versione da fornire soprattutto in merito alla relazione clandestina con Manuela Bianchi, nuora della vittima e amante di Dassilva per mesi.
Pierina Paganelli, il contenuto degli appunti di Valeria Bartolucci per Louis Dassilva
Il possibile movente del delitto di Pierina Paganelli, secondo gli inquirenti, sarebbe da individuare proprio nella relazione extraconiugale tra Louis Dassilva e Manuela Bianchi. È nel solco di un presunto tentativo di “smorzare” la forza di questo ipotetico movente che Valeria Bartolucci, stando alla ricostruzione investigativa, avrebbe indicato al marito come “sminuire” il tenore e la portata del rapporto con la nuora della 78enne. Il tutto usando il mezzo cartaceo per non farsi intercettare.
Le pagine manoscritte sarebbero oggi un altro “asso nella manica” che la Procura di Rimini potrebbe spendere a carico del senegalese indagato, detenuto da quasi un anno e in attesa della decisione del Riesame sulla ennesima istanza di scarcerazione proposta dalla sua difesa, nella geometria di un impianto accusatorio ritenuto granitico da chi lavora a risolvere il caso. Tra i messaggi scritti sul taccuino, i seguenti: “Mi dicono della relazione, sono inc*****a, mi viene il dubbio, dico no al sequestro delle scarpe?” e ancora “Non ho avuto una relazione con Manuela, né sentimentale né di altra natura (…)“.
