Le scosse di terremoto Campi Flegrei sono diminuite la scorsa settimana, con soli 23 movimenti tellurici registrati: i dettagli
È tempo di andare a scoprire assieme il classico bollettino settimanale con le scosse di terremoto ai Campi Flegrei. Poche ore fa l’INGV e l’Osservatorio Vesuviano hanno diramato il consueto resoconto contenente tutti i movimenti tellurici della settimana precedente, precisamente quella dal 19 al 25 maggio 2025. Sicuramente positive le notizie, visto che le scosse localizzate sono state solo 23: parliamo quindi di poco più di una media di 3 al giorno, un dato bassissimo per i Campi Flegrei. Giusto per fare un raffronto, la settimana precedente erano stati ben 151 i movimenti tellurici registrati: si capisce dunque quanto l’ultima settimana sia stata piuttosto “leggera” in materia di sismi.
Bene anche la magnitudo, che non ha mai superato i 2,6 gradi sulla scala Richter. Uno solo è stato invece lo sciame sismico, precisamente quello localizzato il 25 maggio alle ore 17:26: sei eventi sismici ravvicinati, compresi fra la magnitudo 0,3 e i 2,0 gradi, registrati nella zona di Agnano-Solfatara. La scossa di terremoto più intensa ai Campi Flegrei degli ultimi 40 anni resta quella del 13 marzo scorso, con una magnitudo di 4,6 gradi sulla scala Richter, seguita dalle due di magnitudo 4,4 gradi registrate a maggio e il 20 maggio dell’anno precedente.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL BOLLETTINO E IL BRADISISMO
In merito al fenomeno del bradisismo, al momento il sollevamento del suolo si è assestato sugli 1,5 centimetri al mese, con un innalzamento dal gennaio 2024 pari a 27,5 centimetri, dato già segnalato anche nel precedente bollettino settimanale. Si tratta comunque di una diminuzione rispetto al mese di marzo, quando si erano toccati picchi di 3 centimetri al mese, esattamente il doppio rispetto alla media attuale.
Tenendo conto dell’inizio della crisi bradisismica del novembre 2005, negli ultimi vent’anni il suolo si è sollevato di ben 145,5 centimetri ai Campi Flegrei: una situazione che sta creando non pochi disagi, in particolare al porto di Pozzuoli, dove le operazioni di carico e scarico sono rese estremamente complicate dall’innalzamento della banchina. Il bollettino settimanale dei Campi Flegrei si chiude, come sempre, con la situazione geochimica: le emissioni di CO₂ (anidride carbonica) hanno registrato una lieve diminuzione rispetto a sette giorni fa, mentre la temperatura è stata di 96 gradi centigradi, uno in più rispetto a quella di condensazione del fluido fumarolico. È un momento, quindi, di stasi per i Campi Flegrei, che si spera possa durare il più a lungo possibile.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LA POSSIBILE PROFEZIA DI NOSTRADAMUS
Nel frattempo, fra la gente del posto sta circolando una profezia decisamente funesta, così come sottolineato dal quotidiano Il Giornale. Sembra infatti che Nostradamus, considerato uno dei più grandi profeti della storia, abbia parlato dei Campi Flegrei in uno dei suoi scritti, descrivendo un supervulcano e dei frequenti terremoti. Ci sarebbero, in particolare, delle quartine comparse sui social negli ultimi tempi, in cui si parla proprio di un violento terremoto, di fortissime scosse, dell’aria che si oscurerà, e soprattutto di “un grande teatro” che cadrà in rovina.
Per il popolo del web il riferimento sarebbe proprio alla Campania e, in particolare, a Napoli, città che sorge nella zona rossa dei Campi Flegrei. Napoli significa infatti “città nuova” e Nostradamus, nelle sue profezie, parla proprio di una “grande città nuova” che verrà spazzata via. Facendo due più due, non è difficile pensare a un forte terremoto causato dal vulcano dei Campi Flegrei che distrugga tutta la zona limitrofa. Speriamo vivamente che non sia così, e che il profeta si stesse riferendo ad altro quando scriveva le sue quartine nel lontano 1555. La popolazione residente ha bisogno di tranquillità, e sicuramente queste profezie pubblicizzate sui social non aiutano a tenere alto l’umore; anzi, rischiano di aumentare l’ansia e la tensione. Fondamentale, infine, attingere informazioni solo da fonti certe ed ufficiali come le istituzioni, la protezione civile e l’Ingv.
