• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Esteri » Medio Oriente » TRATTATIVA IRAN-USA/ “L’accordo sul nucleare è un errore, togliere le sanzioni è aiutare la repressione”

  • Medio Oriente
  • Usa
  • Esteri

TRATTATIVA IRAN-USA/ “L’accordo sul nucleare è un errore, togliere le sanzioni è aiutare la repressione”

Int. Azar Karimi
Pubblicato 1 Giugno 2025
Un momento della riunione a Parigi del CNRI (foto CNRI)

Un momento della riunione a Parigi del CNRI (foto CNRI)

Iran, la resistenza incassa il sostegno di parlamentari di diversi Paesi ma avverte: Khamenei vuole l’arma nucleare, il regime va fatto cadere

Le trattative per il nucleare sono un modo per prendere tempo, costruire ugualmente un’arma atomica e ottenere la revoca delle sanzioni, tornare a far girare l’economia e usare le risorse per finanziare il regime. Proprio per questo, l’unico modo per fermare l’attuale governo iraniano è di farlo cadere.

A questo pensa il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), che a Parigi ha raccolto il sostegno dei parlamentari di 12 Paesi, tra cui l’Italia: alla conferenza Free Iran 2025, infatti, c’erano figure politiche e legislatori provenienti da Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Scozia, Irlanda, Norvegia, Islanda, Portogallo, Malta, Romania e Argentina, che hanno annunciato il sostegno all’alternativa democratica alla teocrazia al potere in Iran, approvando il suo piano in dieci punti per il futuro di un Paese all’insegna della libertà e della separazione dei poteri.


Gaza, Fase 2 del piano Trump post guerra in stallo/ "Manca accordo su disarmo Hamas e autorità transitoria"


La comunità internazionale, spiega Azar Karimi, portavoce dell’Associazione dei giovani iraniani in Italia, può fare molto, ad esempio attivando lo snapback, il meccanismo per cui, in presenza di violazioni di accordi sul nucleare, vengano reintrodotte le sanzioni.

Iran e USA trattano per un accordo sul programma nucleare: quali sono le vere intenzioni del regime riguardo alle armi nucleari?


Papa Leone XIV: “Italia media per la pace, lavoriamo insieme”/ “Pronto alla pensione ma mi sono arreso a Dio”


Rispondo riprendendo il discorso di Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza, durante la conferenza di Parigi: “La dittatura religiosa che governa l’Iran è la fonte del terrorismo e dell’istigazione alla guerra nella regione. Non fermerà il suo programma di costruzione della bomba nucleare né la sua politica di guerra in Medio Oriente: comporterebbe la perdita della sua egemonia, delle garanzie per la sopravvivenza del regime e la sua conseguente caduta. Il regime dei mullah non può riformarsi. Non cambierà il proprio comportamento. Neppure una guerra straniera è la soluzione a questo problema”. Con i negoziati, il regime sta cercando di guadagnare tempo per impedire l’attivazione del meccanismo di snapback. Vuole rallentare il malcontento popolare riducendo le sanzioni.


CISGIORDANIA/ "Israele l'ha annessa, ora il problema di Trump è bin Salman: vuole uno Stato palestinese"


Questi colloqui possono costringere il regime a fermare l’arricchimento dell’uranio in Iran, portare alla chiusura definitiva dei siti nucleari di Natanz, Isfahan e Fordow e obbligare il regime ad accettare ispezioni in qualsiasi momento e ovunque?

La Guida Suprema, Ali Khamenei, e i suoi alleati hanno affermato più volte che non rinunceranno al programma nucleare, perché ciò indebolirebbe il dominio di Khamenei e l’autorità del regime. Si troverebbero sotto pressione a fare marcia indietro in altri campi, e questo porterebbe alla caduta del regime. Per questo, anche sotto pressione, il regime continua a portare avanti segretamente il suo programma nucleare. Credo che la vera soluzione sia il rovesciamento del regime da parte del popolo e della Resistenza iraniana. L’obiettivo del regime è di togliere le sanzioni economiche da parte della comunità internazionale.

Quanto hanno pesato le sanzioni in questi anni sulla vita del Paese e sulla dittatura?

Hanno colpito duramente settori chiave come l’energia, la finanza, la difesa e la sanità, limitando le esportazioni di idrocarburi e ostacolando l’ammodernamento delle infrastrutture energetiche. Hanno ridotto gli investimenti esteri e il trasferimento di tecnologia verso l’Iran, impattando negativamente sull’intero comparto manifatturiero. L’inflazione ha raggiunto livelli elevati, con tassi superiori al 30% tra il 2019 e il 2024, e la valuta iraniana ha perso circa il 50% del suo valore nello stesso periodo. Fattori che hanno contribuito a un aumento della povertà e del malcontento popolare, alimentando proteste e disordini. Le risorse ottenute dall’alleggerimento delle sanzioni verrebbero utilizzate per finanziare le attività militari e ideologiche del regime.

Lavoro, casa, benzina, cibo: com’è la vita quotidiana delle persone?

Dalla rivolta del settembre 2022, e soprattutto da quando Pezeshkian è diventato presidente, la situazione è peggiorata. L’inflazione è insostenibile e i prezzi continuano a salire, mentre salari e redditi sono praticamente invariati. Il tasso di cambio del dollaro è passato da una media di 26mila toman agli attuali 90-100mila toman. Significa che il popolo iraniano è oggi circa quattro volte più povero.

Perché il regime ha aumentato il numero delle esecuzioni capitali?

Nei soli 10 mesi dall’insediamento del presidente Pezeshkian sono stati giustiziati oltre 1.230 prigionieri. L’esecuzione è uno strumento politico per paralizzare la società. Nel mese di Ordibehesht (21 aprile – 21 maggio 2025), si sono registrate almeno 168 esecuzioni, tra cui 4 donne e 2 minorenni. Una media di circa 6 persone al giorno. Tutti, compresi i leader del regime, avvertono la possibilità dell’esplosione imminente della rabbia popolare, alimentata da repressione, corruzione e prezzi alle stelle. Com’è ha precisato Maryam Rajavi: “Eppure le proteste non si fermano. Dai lavoratori del petrolio e del gas, a insegnanti, contadini, panettieri, camionisti e pensionati. Dieci giorni fa i camionisti hanno lanciato uno sciopero nazionale in 152 città. Chiedono diritti fondamentali, ma ricevono solo repressione”.

Come si sta muovendo l’opposizione contro il regime degli ayatollah? Qual è l’alternativa che state costruendo e come è possibile far cadere la dittatura?

Oggi tutti sanno che il regime è nel suo punto più debole degli ultimi decenni. Tuttavia, continuerà a cercare la bomba, ad alimentare guerre e a sostenere il terrorismo fino al suo ultimo respiro. L’unica vera speranza è il cambiamento di regime in Iran ad opera del popolo e della Resistenza iraniana. È la stessa filosofia delle nostre Unità di Resistenza: riportare la democrazia e la libertà in Iran e la pace e la convivenza pacifica nella regione. Il mondo può sostenere il popolo iraniano e la sua principale opposizione, il CNRI e i Mojahedin del Popolo (MEK), riconoscendo il nostro diritto a resistere contro le forze più brutali dell’IRGC. Il primo passo è designare l’IRGC (le Guardie della Rivoluzione, nda) come organizzazione terroristica. Il resto è compito nostro, e siamo pronti ad assumerlo.

Cosa può fare la comunità internazionale per migliorare la situazione dell’Iran?

Da decenni, il popolo iraniano assiste con incredulità e dolore alla politica fallimentare di appeasement dell’Occidente verso un regime che è la principale fonte di instabilità regionale. L’unico modo per porre fine ai suoi crimini interni, alla guerra e al terrorismo esterni e al sostegno delle forze terroristiche, è mettere fine al regime. Una resistenza ben organizzata, con un piano chiaro e specifico, esiste. Questo piano esprime l’impegno per una repubblica democratica basata sulla separazione tra religione e Stato, sull’uguaglianza di genere, sull’abolizione della pena di morte, sul rispetto dei diritti umani, sulla buona vicinanza tra popoli e un Iran non nucleare. La nostra aspettativa verso la comunità internazionale, e verso il governo italiano, è che si schierino al fianco del popolo e della Resistenza iraniana.

In che modo?

Il primo passo è subordinare ogni rapporto commerciale e politico con questo regime alla cessazione delle esecuzioni, in particolare dei prigionieri politici come Mehdi Hassani e Behrouz Ehsani, a rischio imminente di esecuzione. Altra azione è l’attivazione del meccanismo di snapback per impedire al regime di ottenere la bomba nucleare, prima che sia troppo tardi.

(Paolo Rossetti)

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Medio Oriente

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Medio Oriente

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net