Dopo l'autopsia sul corpo di Martina Carbonaro, il padre del reo confesso Alessio Tucci torna a scusarsi per l'atroce gesto compiuto dal figlio
Il tristemente noto caso di Martina Carbonaro è tornato al centro della diretta di ieri sera della trasmissione Porta a Porta – sempre in onda su Rai 1 con la conduzione di Bruno Vespa – che è partita dal ricordare gli ultimissimi sviluppi del caso: secondo l’autopsia da poco depositata alla procura, la 14enne di Afragola, prima di morire, avrebbe attraversato diversi lunghissimi minuti di agonia, e sembrano essere emerse anche alcune lesioni al collo, che per ora non è ancora chiaro a cosa siano dovute; mentre resta fermo il fatto che l’unico indagato – peraltro reo confesso – resta l’ex fidanzatino di Martina Carbonaro, il 18enne Alessio Tucci.
Partendo dalle ultime novità emerse sulla morte di Martina Carbonaro, secondo le indagini condotte fino a questo momento, l’aggressione sarebbe scattata dopo che la 14enne ha rifiutato un abbraccio da parte dell’ex fidanzato – lasciato solamente qualche settimana prima e incontrato quel giorno proprio per chiudere definitivamente il capitolo della loro relazione – Alessio Tucci: lui, dopo averla colpita quattro volte con un sasso, ha ricoperto il corpo di Martina Carbonaro con un cumulo di detriti e con un armadio, prima di allontanarsi dalla scena; mentre ora è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere, con gli inquirenti che valutano anche l’aggravante della crudeltà.
Il padre di Alessio Tucci: “Dopo aver ucciso Martina Carbonaro è tornato a casa e si è fatto la doccia”
Raggiunto dai microfoni di Porta a Porta, il padre di Alessio Tucci – Domenico – ci ha tenuto fin da subito a dirsi dispiaciuto “per quello che è successo”, chiedendo personalmente “scusa al posto di mio figlio”, auspicando che i genitori di Martina Carbonaro possano tenere a mente che “pur sempre un ragazzo resta”: dal conto suo, il padre di Tucci spiega che “non so nemmeno cosa gli sia passato in testa, la verità la sa solo lui, però io so che ci teneva tanto e che la amava, la ragazza”.
Come già fatto in altre sedi, il padre del reo confesso assassino di Martina Carbonaro ripete che “non avevo mai assistito a un litigio tra loro”, che i due sarebbero “sempre stati molto uniti” e che in casa sua “non è mai capitato niente e non è mai stato violento”; mentre, sul giorno dell’omicidio, ricorda che “è venuto a casa, ha salutato, si è fatto una doccia e poi ha chiesto alla mamma cosa avesse cucinato”, sostenendo che la madre avrebbe visto i suoi pantaloni “bagnati ma non sporchi di sangue” e che la maglietta “non l’ha trovata”.
