Entra in vigore la norma europea sugli smartphone, attenzione cambia tutto. Ecco cosa devi sapere.
Cambia tutto sugli smartphone, dal 20 giugno entra in vigore la norma europea. Scattano nuove regole, attenzione.
Chi compra uno smartphone spesso guarda solo al design, alle prestazioni, alla fotocamera. Però da adesso in poi ci sarà un’altra variabile con cui fare i conti, e stavolta arriva dall’alto.
L’Unione Europea ha deciso di alzare l’asticella e, a partire dal 20 giugno, entrerà in vigore una nuova normativa che cambierà le carte in tavola per tutti i produttori, senza eccezioni.
Cosa cambia per gli smartphone dal 20 giugno
Non importa dove vengano costruiti i dispositivi: se vogliono essere venduti all’interno del territorio europeo, dovranno rispettare nuove regole molto precise. L’obiettivo è chiaro: allungare la vita degli smartphone, renderli meno usa e getta e più sostenibili. Un cambio di mentalità che va ben oltre il marketing o le scelte individuali.
Si tratta, in effetti, di una presa di posizione netta da parte dell’Europa, che punta a responsabilizzare le aziende e, allo stesso tempo, a tutelare i consumatori. Perché oggi cambiare telefono ogni due anni è diventata quasi una regola non scritta, ma dietro questo meccanismo si nasconde un impatto ambientale pesantissimo.

Le nuove direttive partono proprio da uno dei punti più critici: la batteria. Gli smartphone messi in vendita dopo il 20 giugno dovranno garantire una durata maggiore nel tempo. Non si parla solo di autonomia giornaliera, ma proprio di vita utile, quella che permette al telefono di funzionare in modo efficiente anche dopo mesi o anni. Una sfida non da poco, soprattutto per i modelli più sottili o potenti, ma che le aziende dovranno affrontare se vorranno continuare a operare nel mercato europeo.
Ma non è finita qui. Perché la norma prevede anche che i dispositivi siano più facili da riparare. E questo cambia tutto. Finisce l’epoca in cui, per un display rotto o una batteria difettosa, conveniva cambiare telefono. I nuovi modelli dovranno essere progettati per poter essere smontati e aggiustati con più facilità. Servirà, quindi, una maggiore disponibilità di pezzi di ricambio sul mercato e, soprattutto, a prezzi ragionevoli e contenuti.
Insomma l’Europa sembra fare davvero (almeno in alcune circostanze) nei confronti della lotta contro i danni ambientali. Il tema, del resto, non è pià eludibile, i cambiamenti climatici e gli scossoni che portano sotto forma di eventi meteo estremi ed altri forti disagi sono sotto gli occhi di tutti. Salvare il pianeta è la priorità e lo si fa attraverso norme che riducono danni ambientali quali possono essere proprio direttive che diminuiscono i rifiuti.
Smartphone ed elettrodomestici che durano di più e che sono riparabili nel tempo, aiutano e non poco a diminuire i riufuti. Si riduce la produzione di rifuiti evitando così di dover ricorrere as maltimento di con i conseguenti danni ambientali che ne derivano.
