Omicidio Mara Favro, Vincenzo Luca Milione a "Chi l'ha visto?" anticipa le conclusioni del medico legale: "Sul corpo solo fratture, non ferite da arma"
OMICIDIO MARA FAVRO, LE INDISCREZIONI SULLE FERITE
Vincenzo Luca Milione, l’uomo indagato per l’omicidio Mara Favro, parla a Chi l’ha visto? delle ultime informazioni che ha appreso in merito alle indagini. Sul corpo della 51enne, sparita da Chiomonte e poi ritrovata cadavere nei boschi di Gravere, non sono state riscontrate ferite da arma bianca o da fuoco, ma solo fratture.
L’ex datore di lavoro della vittima, indagato con l’ex pizzaiolo del ristorante anche per occultamento di cadavere dalla Procura di Torino, avrebbe saputo che queste sono le conclusioni informali della relazione medico-legale, che però non è stata ancora depositata ufficialmente.
Dunque, quanto anticipato andrà poi verificato quando saranno forniti i documenti. Il caso verrà affrontato nella puntata che andrà in onda oggi su Rai 3, ma intanto le anticipazioni fornite dalla trasmissione ci consentono anche di accendere i riflettori sul luogo del ritrovamento del cadavere di Mara Favro.
PARLA ANCHE L’EX COMPAGNO DI MARA FAVRO
Dal depuratore al luogo in cui è stato gettato il corpo di Mara Favro ci sono circa 300 metri, ma ci si arriva in due modi. Stando a quanto evidenziato dal programma, una prima via di accesso si prende superando a destra il depuratore e inoltrandosi nella boscaglia; poi, una volta scesi, si va verso sinistra, percorrendo un sentiero sullo strapiombo.
Questa è la via seguita dall’inviato insieme ad alcuni volontari, riscontrando che il percorso è pieno di ostacoli e risulta molto difficile da percorrere. “Come fai a trascinarlo fino a giù? Ci vuole una gran forza, poi ti esponi a un sacco di rischi. Puoi anche ruzzolare giù per il pendio, puoi farti male a tua volta con un cadavere sulle spalle“, è la riflessione di Massimiliano, ex compagno di Mara Favro, all’inviato del programma condotto da Federica Sciarelli.
Infine, negli ultimi giorni è emersa la notizia della condanna a otto mesi dell’indagato Vincenzo Luca Milione per la violazione della misura che gli imponeva di non uscire da Chiomonte.
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