Nina Zilli tra le protagoniste di Verissimo-Le storie, la cantante ricorda: "Avevo anche il baffo e i ragazzini non mi filavano"
Verissimo-Le storie oggi riproporrà alcune delle interviste che hanno segnato l’edizione conclusa da poche settimane. Tra le interviste condotte da Silvia Toffanin troviamo quella a Nina Zilli, la cantante si è raccontata nelle scorse settimane nel salotto di Canale Cinque, soffermando sulla sua carriera, ma anche su alcune pagine meno conosciute della sua vita. L’artista, in una intervista concessa a Degiornalist, ha riportato a galla alcuni problemi dalla sua infanzia, ammettendo: “Penso che tantissimi tra quelli che fanno il mio lavoro hanno avuto un’infanzia così, un po’ traumatica. Da ragazzina avevo anche quella cosa che si chiamava baffo. Attenzione, non voglio dire i baffetti!” ha specificato Nina Zilli tornando sul vissuto di quei mesi.
Per Nina Zilli dunque gli anni dell’adolescenza si sono rivelati forse più complicati del previsto, ma la cantante nativa di Piacenza ha saputo prendersi delle belle rivincite negli ultimi anni, togliendosi grandi soddisfazioni dal punto di vista artistico.
Nina Zilli e la musica: “Non serve la perfezione”
La cantante si è espressa anche sulla musica di oggi, ammettendo come l’utilizzo di strumenti quali l’autotune non siano un vero e proprio danno per la musica, anzi. Tutto ciò che rende la canzone ancora più autentica può avere un vantaggio, ha confidato Nina Zilli, ricordando come la perfezione non sia mai stata una componente richiesta dal mondo delle sette note. “Saper cantare bene nel nostro lavoro non è importante. Penso ai Clash, ai Ramones, penso ai Cramps. La gente amava le loro canzoni nonostante cantassero stonati”.
Negli anni la cantante ha ottenuto diversi riconoscimenti e complimenti, strappando anche dei record decisamente interessanti e arrivando a toccare anche panorami diversi, visto che la cantante oggi è anche un’apprezzata conduttrice radiofonica, un’artista a tutto tondo capace di rimettersi in gioco più volte negli anni.
