Omicidio Pierina Paganelli, Ezio Denti ai pm/ “Louis Dassilva? Movente di Loris Bianchi più forte. Mi disse…”
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, EZIO DENTI IN QUESTURA
È stato ascoltato per tre ore dagli inquirenti Ezio Denti, investigatore privato che, all’inizio delle indagini sull’omicidio Pierina Paganelli, è stato incaricato in momenti diversi da tutti i soggetti attenzionati: da Manuela e Loris Bianchi a Louis Dassilva e Valeria Bartolucci. L’esperto ha periziato diversi elementi da cui emergerebbero incongruenze che riguardano Loris Bianchi, fratello della nuora della vittima.
Per Denti è da escludere il movente passionale, che ritiene inconsistente, e quindi il coinvolgimento di Dassilva, perché non aveva motivo di uccidere Pierina Paganelli, visto che non aveva intenzione di lasciare la moglie per la sua amante.

Secondo Denti, bisognerebbe percorrere un’altra strada, quella che porta alla stessa famiglia della vittima. «Il poco interesse in ambito amoroso nei confronti di Manuela Bianchi è stato avallato da un incontro che io organizzai il 23 ottobre alle 20:30 nell’hotel dove alloggiavo a Riccione», ha rivelato a Ore 14 dopo essere uscito dalla Questura.
DENTI “SCAGIONA” LOUIS DASSILVA
L’investigatore privato ha spiegato che Louis Dassilva e Manuela Bianchi non erano a conoscenza del fatto che stava registrando il colloquio, che peraltro pare non abbia depositato. «Ho notato che, nonostante la nuora di Pierina Paganelli fosse molto presa da lui, Louis ha manifestato più volte in quei 30-35 minuti di non essere innamorato di lei, di avere stima e di volerle bene, ma ha fatto capire che fondamentalmente c’era un certo divertimento, al punto tale che, quando entrai nella stanza chiedendo come fosse andato il colloquio, Manuela mi riferì che le aveva detto che non l’amava più», ha raccontato Denti.
IL MIRINO FINISCE SU LORIS BIANCHI…
Inoltre, ha parlato dei colloqui con Loris Bianchi, al quale avrebbe chiesto tante cose, tra cui se fosse a conoscenza del rapporto tra sua sorella e Louis Dassilva, ricevendo una risposta affermativa. Ma è su un’altra domanda che si sofferma: «Se facesse uso di medicinali, io gli chiesi cosa potesse succedere se non li prendeva. Forse in modo scherzoso o accattivante mi disse: “Potrei anche uccidere”. Interessante anche questa risposta».
Altrettanto interessante ritiene la risposta alla domanda relativa al motivo per cui non gli importasse particolarmente della morte di Pierina Paganelli: «Mi ha dato del pappone, mi ha detto che proteggevo mia sorella», gli avrebbe confidato. Per Denti, è un movente «più forte» rispetto a quello attribuito all’indagato.
Nell’intervista si è anche soffermato sulle ragioni del suo passo indietro sul caso di Pierina Paganelli, evidenziando che c’erano divergenze: «Avevamo una persona che mediava quando intervenivo per un colloquio. Quando dicevo di non andare in TV perché stavo facendo delle attività, mi veniva detto sì, ma poi andavano in TV, dicendo che li aveva portati Barzan. Quindi mi dimisi».
BRUZZONE: “FORSE CHIAMEREMO DENTI IN AULA”
Ma è sulla tempistica delle sue dichiarazioni che ci si sofferma anche a Ore 14. A tal riguardo, l’inviata ha spiegato che l’investigatore privato le ha riferito di aver atteso del tempo per seguire l’iter delle indagini e di aver ritenuto che fosse il momento opportuno dopo la “caduta” della prova della Cam 3 e in seguito alle dichiarazioni di Manuela Bianchi.
«Prendiamo atto di quello che racconta, in linea con quello che sosteniamo, quindi ben vengano le sue dichiarazioni, ma poteva andarci prima. Ora siamo a ridosso del rinvio a giudizio. La tempistica non è delle migliori», è stata la reazione, in collegamento, della criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa di Louis Dassilva. Non ha escluso che Ezio Denti possa essere inserito nella lista dei testimoni quando si andrà a processo, visto che il rinvio a giudizio appare al momento molto probabile.
