Non migliora la condizione delle carceri in Italia: attualmente il tasso di sovraffollamento è al 133% e i suicidi sono aumenti del 9,3% in un anno
Tra proclami, promesse e lanciati allarmi da parte delle associazioni, non sembra migliorare di un millimetro la condizione delle carceri in Italia tanto che negli ultimi anni è cresciuto di parecchio il numero di detenuti a fronte di una riduzione altrettanto marcata dei posti letto effettivamente disponibili: a dirlo è – ancora una volta – l’associazione Antigone, nella speranza che l’ennesimo allarme non finisca per essere nuovamente del tutto ignorato.
Partendo dai numeri nudi e crudi che ci fanno capire quale sia l’effettiva condizione delle carceri, è utile dire che solamente un paio di mesi fa i detenuti erano in totale 62.445 a fronte di 51.280 posti letto dichiarati: numeri che diventano critici se si considera che attualmente 4.500 posti letto sul totale sono inagibili per via di lavori di ristrutturazione, portando l’effettiva quota a 46.811 posti e il tasso sul sovraffollamento al 133% con il triste record che spetta a San Vittore che viaggia supera il 200% di occupazione.
Come se non bastasse, nelle carceri effettivamente visitate dall’associazione Antigone si è notato che in un caso su tre mancavano quei 3 metri quadri di spazio calpestabile per detenuto previsti dalla regolamentazione europea; mentre nel 45% delle strutture mancava anche l’acqua calda garantita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a tutti i detenuti, e che in addirittura il 50% delle celle manca anche la doccia privata.
I dati su suicidi, aggressioni e autolesionismo nelle carceri: mancano quasi 4mila agenti penitenziari
Decisamente significativi – sempre per comprendere la portata dell’emergenza carceri – sono anche i suicidi effettivamente registrati nel corso dell’ultimo anno: i numeri ufficiali dello scorso anno oscillano tra 91 e 83 a seconda che si considerino anche quelli “da accertare” e nei primi sei mesi del 2025 sono già stati in totale 36 quelli accertati; tutto tradotto con un tasso di 14,8 suicidi ogni 10mila detenuti che risulta essere 25 volte superiore allo 0,59 che si registra nella popolazione generale, con una crescita del 9,3% tra 2023 e 2024.

Sempre lo scorso anno, i dati ufficiali sulle carceri ci parlano anche di un aumento del 4,1% di gesti autolesionistici di vario tipo, di un 7% di aggressioni ai danni degli altri detenuti e di un 22% in più di quelle contro gli agenti di sicurezza: proprio questi ultimi sono attualmente 30.964 rispetto ai pochi più di 34mila previsti; mentre un singolo educatore si trova a gestire 65 differenti detenuti e – per aggiungere ulteriore complessità – mancano poco meno di mille funzionari contabili nelle strutture.
