È tornato al Padre don Gianni Calchi Novati, storico sacerdote di CL, parroco di San Paolo Ap. a Brugherio dal 1982 al 2009. Il ricordo di un amico
È ovviamente impossibile racchiudere in pochi ricordi la formidabile irruenza con cui don Gianni Calchi Novati (1933-2025) proponeva il senso del vivere a chi lo incontrava. Con la sua voce forte, che non aveva bisogno di microfoni, sapeva scaldare il cuore e al tempo stesso ampliare la ragione di chi lo ascoltava. Questo prete, che dal 1956 è stato prima attento e poi intelligente e fedelissimo seguace del carisma del Servo di Dio don Luigi Giussani, ha vissuto per tutta la sua vita in questo modo.
Irruente come Pietro e lucido ed eloquente come Paolo, gli ho voluto bene come amico e, nello stesso tempo, anche come padre. Come ha detto Benedetto XVI a Ratisbona: “Solo un profondo rapporto con Dio rende possibile una piena attenzione all’uomo”. Don Gianni è stato testimone di questa attenzione, proprio perché, per primo, viveva la familiarità con il Signore Gesù.
Egli fa parte di quella nube di testimoni che hanno guidato molti, rappresentando un punto fermo anche per chi dubitava o attraversava momenti di difficoltà. Innamorato di Cristo, ne parlava come di un amico che frequentava, e ricordava spesso come avesse riscoperto la profondità della vita cristiana e la modalità di comunicarla, vivendo fin dall’inizio della sua vocazione sacerdotale nella fiducia e nell’obbedienza al carisma di don Giussani.
Così, è rimasto giovane dentro e fuori, con un’azione sempre decisa, precisa e fedele al carisma, soprattutto nei momenti più difficili. In questo è stato un maestro di saggezza, sostenendo la responsabilità di molti amici, amando e costruendo sempre l’unità e l’amicizia come valori fondamentali. Don Gianni, come insegnava Gregorio di Nissa, ci ha testimoniato che “i concetti creano gli idoli, solo lo stupore conosce”.
Lo stupore che ha saputo far crescere in molti di noi con la sua fede semplice ma potente, che ci ha trasmesso per tanti anni attraverso gli edificanti momenti dei cosiddetti “ritiri” dei gruppi di fraternità di Comunione e Liberazione. Momenti che ha guidato finché il Signore gli ha concesso la forza fisica di farlo.
Grazie, don Gianni, perché ciò per cui hai vissuto si realizza ora nelle braccia di Colui che hai amato da sempre.
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