Roberta Bruzzone rivela di essere stata vittima di un amore tossico per due anni e che qualcuno pensava fosse lesbica. Sul marito Massimo Marino...
LA RELAZIONE DISFUNZIONALE DI ROBERTA BRUZZONE
Anche Roberta Bruzzone ha vissuto un amore tossico, ma ne è uscita. Lo ha rivelato la stessa criminologa in un’intervista a Il Giornale, in cui racconta qualcosa del suo privato, cosa che avviene raramente. La psicologa forense e consulente di molteplici casi di cronaca nera ha raccontato di aver avuto un momento di difficoltà.
Aveva subito un grave lutto: era morta la nonna Angiolina, a cui era particolarmente legata. “Sono cresciuta con lei“, ha spiegato Bruzzone, che quindi è stata male per questo, finendo in una storia “disfunzionale“. L’esperta è consapevole che, se non fosse stato per quella condizione, non avrebbe nemmeno notato quell’uomo, con cui ha avuto una relazione per due anni.

I problemi sono emersi proprio nell’ultimo anno, nel quale ha avviato “una manipolazione” che l’ha spinta a mettere in discussione le sue certezze, anche la sua persona. “Mi sviliva, mi umiliava“. Ma Roberta Bruzzone ne è uscita e ne ha tratto delle lezioni importanti.
DAL PADRE ALLA PASSIONE PER LE MOTO
Nell’intervista Roberta Bruzzone ha parlato anche del padre, Domenico, che faceva parte della polizia provinciale: è stato guardiacaccia e si occupava di inchieste legate al bracconaggio. Da lui ha ereditato la testardaggine e il carattere che la spinge a reagire con durezza quando ci sono situazioni che non la convincono.
Ma le ha pure trasmesso la passione per i motori, anche se il padre “aveva paura di guidarle“. Invece, lei ha sempre provato un “amore viscerale” per le moto, sin da quando, a 12 anni, è salita in sella per la prima volta su una che regalarono al padre. “Mi piace dominare“.
IL MARITO MASSIMO MARINO
Ciò vale anche nella vita privata, sebbene il marito, Massimo Marino, sia anche lui “tosto“. Il marito di Roberta Bruzzone ha un passato da comandante operativo del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (Nocs), un reparto speciale della polizia, ma è stato anche a Kabul per due anni per l’ambasciata, mentre ora guida un commissariato importante a Roma che tratta anche casi di violenza di genere. “È lui l’unica relazione significativa della mia vita, gli altri sono stati figuranti“.
A Il Giornale Roberta Bruzzone ha rivelato che tra le passioni che condividono c’è pure la musica rock: infatti fanno parte di un gruppo, la RockRiders Band; lei è la cantante, il marito suona la chitarra elettrica. Invece, sul matrimonio ha aggiunto che è stato celebrato in spiaggia e che si è presentata con un abito di pizzo bianco e con una tiara in testa: “Volevo stupirlo e ci sono riuscita“. Invece, al primo si presentò in Harley.
IL PASSATO “TURBOLENTO”
Parlando del suo passato, Roberta Bruzzone ha ricordato la sua infanzia da ribelle ingestibile, tanto che la maestra era così disperata da minacciarla di mandarla in castigo in una casa diroccata. Ma lei, anziché spaventarsi, ci entrò per farci un sopralluogo.
La vicenda si concluse con due giorni di sospensione per lei, che non si è calmata neppure durante l’adolescenza. Giocava a basket, prima di fermarsi per un infortunio alla caviglia. “Qualcuno pensava che fossi lesbica, ma delle etichette non mi è mai importato“, ha raccontato spiegando che ciò era dovuto alla sua passione per le moto e alle tante amicizie. In realtà, era semplicemente “poco docile” e, per questo, “forse poco femminile“.
IL NUOVO PROGETTO
Per quanto riguarda gli studi, si è sempre mantenuta da sola, facendo diversi lavori: da quelli in spiaggia alla cameriera e barista. Infine, ha annunciato di aver lavorato a un chatbot col collega Alberto Caputo, sessuologo e psichiatra esperto di dipendenze relazionali, per aiutare le persone a disintossicarsi dalle relazioni tossiche e chi ha una dipendenza psicologica. Infine, confessa di avere paura solo della malattia: “Mi terrorizza“.
