Le pensioni del mese di settembre 2025 potrebbero ricevere un aumento importante grazie al conguaglio. Ma naturalmente "non è per tutti".
A settembre 2025 alcune pensioni potrebbero essere più “ricche”. I beneficiari però sono soltanto una minima parte, e in questo articolo vedremo chi ne beneficerà e a quali condizioni.
Mettiamo subito in chiaro che i più fortunati saranno coloro che hanno inviato la dichiarazione dei redditi in tempo e sui quali risulta un accredito Irpef (a patto che venga specificato l’INPS come sostituto d’imposta).
Quanto aumentano le pensioni di settembre 2025?

A patto di rispettare le condizioni sopra esposte, le pensioni di settembre prevedono il rimborso Irpef in una sola soluzione. É indispensabile aver trasmesso la dichiarazione prima del 30 giugno così da permettere all’ente di elaborare la pratica tempestivamente.
Ad oggi sarebbe impossibile determinare l’importo aggiornato di chi avrà un conguaglio in positivo, e questo perché come ben sappiamo l’INPS elabora il cedolino qualche giorno prima (circa 7) del nuovo mese.
Per i pensionati che invece hanno tardato l’invio del 730 (oltre il 30 giugno), hanno tempo fino alla fine di settembre (giorno 30). In tal caso il pagamento derivante dal rimborso Irpef dell’ente slitterà di circa due mesi (tra ottobre e massimo novembre).
Laddove la restituzione superi i 4.000€, il fisco provvederà ad effettuare un controllo preventivo e soltanto “dopo” elaborerà il pagamento.
Le novità extra di settembre
Ma settembre è un mese “ricco” di opportunità. L’arrivo della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza potrebbe cambiare parte del sistema previdenziale.
Tra le idee più concrete vi è l’addio a Quota 103 per Quota 41 Flessibile. La misura è voluta da Salvini, ed ha lo scopo di agevolare quanti più beneficiari possibili, riducendo le penalizzazioni che invece sussistono attualmente.
Si prospetta anche un maggior incentivo sui fondi integrativi (ad oggi con poco successo di adesione), che aiuteranno i contribuenti ad arricchire il proprio cedolino previdenziale.
Infine, il Governo, perlopiù Claudio Durigon, è sempre più deciso a voler bloccare l’età pensionabile, che nel 2027 dovrebbe aumentare di altri 3 mesi, allontanando sempre di più il sogno di uscire prima dal lavoro.
