Stati Uniti verso la messa al bando dei Fratelli Musulmani: “sono un'organizzazione terroristica che sostiene Hamas”. Cosa sta succedendo in USA
DOPO DECENNI DI ANNUNCI GLI USA FANNO (FORSE) SUL SERIO: AL VIA LA MESSA AL BANDO DEI FRATELLI MUSULMANI
È passato decisamente in secondo piano rispetto alle urgenze internazionali tra Gaza e il summit in Alaska fra Putin e Trump, ma dalla giornata di ieri è stata confermata l’apertura dell’iter per la messa al bando dei Fratelli Musulmani negli Stati Uniti d’America. Lo ha detto il Segretario di Stato Marco Rubio, intervistato dai media USA nelle ore delicate dell’offensiva sulla Striscia di Gaza delle forze israeliane: dopo aver ribadito ancora una volta l’assoluta pericolosità di Hamas per l’ordine mondiale, il responsabile della politica estera americana ha parlato del dossier aperto per riesaminare i vari gruppi che potrebbero essere assidui sostenitori dei terroristi islamisti.
Ed ecco che Rubio riprende quanto già poche settimane fa il senatore repubblicano Ted Cruz aveva rilanciato dopo l’attentato a Boulder in Colorado contro la comunità ebraica: i Fratelli Musulmani devono essere messi al bando, «sono fonti di grave preoccupazione e abbiamo molto ancora da recuperare». La Fratellanza è storicamente uno dei gruppi islamisti più importanti e ampli al mondo, nata in Egitto ma sostenuti più o meno pubblicamente anche da Turchia e Qatar: è su questo folto gruppo fondamentalista che il Dipartimento di Stato USA si concentra ora, seguendo quanto negli ultimi decenni hanno provveduto a determinare Paesi anche islamici come Bahrain, Egitto, Emirati Arabi e Arabia, ovvero appunto la messa al bando come pericolo terrorista.

Erroneamente considerati per anni come lato “moderato” dell’Islam, i Fratelli Musulmani sono di recente stati considerati una minaccia concreta anche per il nostro Paese, dalle parole durissime del Grande Imam di Francia Hassen Chalghoumi: «vogliono sottomettere l’Italia e l’Europa sotto il fondamentalismo islamico», creando con una fitta rete locale una sorta di Islam politico in grado di «abbattere le barriere democratiche».
PERCHÈ CONTRO, PERCHÈ ORA: IL PERICOLO TERRORISTA DELLA “FRATELLANZA”
Il senatore Cruz a seguito dell’attentato orrendo contro cittadini ebrei in Colorado ad inizio giugno aveva sottolineato pubblicamente la ripresa in mano del “Muslim Brotherhood Terrorist Designation Act”, ovvero il disegno di legge per rendere i Fratelli Musulmani come una vera organizzazione terroristica negli Stati Uniti. Il Segretario di Stato Rubio conferma il tutto, annunciando la decisione in arrivo nelle prossime settimane: «ricorrono alla violenza politica per i propri obiettivi, destabilizzando i partner degli USA sia a livello transnazionali che nei loro Paesi».
Secondo i Repubblicani, i Fratelli Musulmani avrebbero negli anni approfittato della Presidenza Dem per rafforzare la presenza anche all’interno del territorio americano, fiancheggiando e/o preparando diversi attentati. Inoltre negli ultimi anni la Fratellanza avrebbe raccolto aiuti e finanziamenti per il terrorismo internazionale di Hamas dentro e fuori Gaza, e per questo «vanno fermati», secondo il Partito Repubblicano.
Di recente la Giordania ha preso la decisione di mettere al bando i Fratelli Musulmani, seguendo quanto fatto negli scorsi anni anche da Austria, Emirati, Egitto (dopo il colpo di Stato di Al Sisi, ndr) e Bahrain: il motivo resta il medesimo che oggi gli Stati Uniti intendono perseguire, ovvero le operazioni «nell’ombra della Fratellanza per compromettere la sicurezza e la stabilità», come spiega il Ministro degli Esteri giordano Mazen al-Faraya. La sigla nata in Egitto ha nel proprio logo due spade incrociate con il grido “Preparatevi!” tratto dal Corano, come sostanziale invito alla guerra santa (jihad) contro ogni potenziale miscredente non musulmano.
