Liliana Resinovich, questione della perizia medico-legale esclusa dall'incidente probatorio in Cassazione: è stato ammesso il ricorso dei legali di Visintin
LILIANA RESINOVICH, AMMESSO IL RICORSO DELLA DIFESA DI SEBASTIANO VISINTIN
La Cassazione ritiene ammissibile il ricorso della difesa di Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte della moglie, Liliana Resinovich, contro un’ordinanza del gip, e ha fissato l’udienza per il prossimo 18 novembre. Si terrà senza la presenza delle parti e del procuratore generale, quindi in Camera di consiglio “non partecipata”.
Lo ha rivelato Il Piccolo, fornendo gli ultimi sviluppi in merito all’iniziativa dei legali del vedovo, secondo cui il gip non può entrare nel merito delle richieste delle parti quando si decide su un incidente probatorio, ma deve limitarsi a verificare se ci sono presupposti di diritto.
Nella fattispecie, la difesa di Visintin ritiene che il gip abbia “anticipato” il giudizio entrando nel merito e, quindi, ha depositato una memoria con motivi aggiunti.

L’ordinanza contestata è quella di giugno, con cui la gip Flavia Mangiante dispose l’incidente probatorio (con accertamenti tecnici irripetibili) solo per le verifiche chieste dal pm Ilaria Iozzi, cioè quelle genetiche, merceologiche e dattiloscopiche, rigettando quelle chieste dalla difesa: la perizia medico-legale, gli accertamenti radiologici e biologici, come l’analisi del microbioma per verificare se il corpo sia stato congelato.
LA BATTAGLIA SULLA PERIZIA MEDICO-LEGALE IN CASSAZIONE
Il gip aveva definito la richiesta dei legali di Visintin superflua, in quanto la perizia medico-legale collegiale, firmata in primis da Cristina Cattaneo, avrebbe già fornito risposte sul motivo per cui non sono condivisibili i risultati della prima consulenza e le osservazioni dei consulenti di parte.
La Cassazione non deciderà se ammettere o negare l’incidente probatorio richiesto dalla difesa, ma emetterà una pronuncia di diritto, in base alla quale la difesa potrà valutare se presentare di nuovo la richiesta di incidente probatorio, che potrebbe tornare al giudizio del gip.
Come evidenziato da Il Piccolo, ci sono diverse questioni che la perizia medico-legale del team guidato da Cattaneo non avrebbe risolto definitivamente; inoltre, anche i consulenti della famiglia di Liliana Resinovich nutrono dubbi sulla permanenza del cadavere per venti giorni nel luogo in cui è stato ritrovato.
E poi c’è il caso della frattura alla vertebra T2 che, per la perizia Cattaneo, è importante nella ricostruzione della dinamica omicidiaria, mentre il tecnico anatomico del medico legale Costantinides è convinto di averla causata nella preparazione del corpo all’autopsia.
