Benedetta Pilato e Chiara Tarantino fermate a Singapore e accusate di furto, necessario l'intervento della Farnesina per farle tornare in Italia
Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, le due nuotatrici azzurre fermate a Singapore con l’accusa di furto
Benedetta Pilato e Chiara Tarantino fermate a Singapore, private dei loro passaporti e messe in stato di fermo dalla polizia dello stato asiatico dopo che le telecamere di sicurezza dell’aeroporto avevano visto la stileliberista azzurra infilare nella borsa della compagna ranista degli oggetti rubati dai negozi prima dell’imbarco. Tutto questo è successo il 14 agosto al termine della vacanza che le due atlete si erano concesse dopo i Mondiali di Nuoto di Singapore tenutisi nei giorni precedenti e a cui avevano partecipato con la spedizione azzurra senza però conquistare medaglie.
La due ragazze sono state riprese dalle telecamere di sicurezza e fermate prima dell’imbarco dalla polizia che avrebbe tempestivamente proceduto con il fermo delle atlete e il ritiro dei passaporti per poi interrogarle sull’accaduto e accusarle di furto, successivamente è stata contattata l’ambasciata italiana che ha immediatamente comunicato la notizia alla Farnesina. Con un grande lavoro da parte del Ministro degli Esteri Antonio Tajani le due sono state lasciate libere di tornare in Italia dopo una settimana confinate in una camera d’albergo.

Farnesina libera Pilato e Tarantino: le dichiarazioni della FIN e dell’atleta
Benedetta Pilato e Chiara Tarantino fermate a Singapore e dopo l’accaduto è stata avvisata anche la FIN, la Federazione Italiana Nuoto che ha dichiarato che in questo momento non verrà preso alcun provvedimento visto che l’episodio è avvenuto fuori dalla giurisdizione della Federazione, ovvero in un periodo di vacanza. La FIN spiega poi che l’episodio è stato chiarito con le autorità competenti ma che in qualsiasi caso stigmatizza l’accaduto e a proposito di questo verrà valutato attentamente, per decidere se sarà necessario anche l’intervento della stessa.
Al suo rientro in Italia la Pilato ha voluto dire la sua sull’accaduto spiegando come non ci sia mai stata la voglia di compiere gesti inadeguati e che vanno contro ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà, che in questo caso può sembrare siano venuti meno. Ha poi confessato che i giorni passati sono stati molto provanti da un punto di vista mentale, tutto ciò che quella vacanza non doveva essere, e che sia stato per un episodio in cui non sarebbe direttamente coinvolta ma per cui ha avuto la massima trasparenza con le autorità aeroportuali di Singapore.
