Chico Forti potrebbe tornare libero: ha chiesto condizionale dal carcere. Al suo fianco si schiera Amanda Knox, che chiede pubblicamente la sua liberazione
Cresce l’attesa per la decisione del tribunale di sorveglianza su Chico Forti, che ha chiesto la liberazione condizionale. L’imprenditore 66enne, condannato all’ergastolo in Usa per omicidio volontario, potrebbe tornare libero.
La settimana scorsa si è tenuta l’udienza nella quale tramite il suo legale ha chiesto di uscire dal carcere, ma non è arrivata subito la decisione del giudice, che si è riservato la scelta. Nel caso in cui l’istanza del detenuto trentino dovesse essere accolta, bisognerebbe comunque fissare delle regole di comportamento.
Dal canto suo, la difesa dell’ex surfista ha fatto notare che l’uomo ha scontato una pena superiore a quella che gli sarebbe stata inflitta nel nostro Paese per questo reato, evidenziando che ne ha scontati cinque in più rispetto ai 25 previsti dall’ordinamento italiano.

Ma a far discutere in queste ore non è la sua richiesta, bensì un appello che si è levato in sua difesa, quello di Amanda Knox, che è intervenuta sui social per la sua liberazione.
L’APPELLO DI AMANDA KNOX PER CHICO FORTI
Ormai abituata alle polemiche, stavolta Amanda non fa parlare di sé per la vicenda dell’ex velista condannato per l’omicidio di Dale Pike. Con un post pubblicato tramite il suo account X, l’americana ha scritto per il detenuto nel carcere di Verona: “Libertà per Chico Forti!“.
Dunque, la donna, inizialmente coinvolta nell’omicidio di Meredith Kercher da cui poi è stata assolta, ha colto l’occasione per prendere posizione contro il sistema giudiziario, essendo una voce particolarmente attiva per quanto riguarda la difesa dei diritti dei detenuti.
Peraltro, le sue parole arrivano in una fase in cui l’attenzione nei suoi confronti è tornata ad essere alta, visto che è stata mandata in onda una serie tv dedicata proprio alla sua vicenda personale e giudiziaria. Per quanto riguarda Chico Forti, si pensava che fosse questione di ore per la decisione del tribunale di sorveglianza, di cui però non si ha ancora notizia.
