Salvatore Ocone, chi è uomo in fuga dopo omicidio della moglie a Paupisi: voci sui problemi di salute, la paura per i figli. Ricerche estese in tutta Italia
È stato rintracciato e bloccato a Ferrazzano, nel territorio di Campobasso, Salvatore Ocone, accusato di essere il responsabile del femminicidio della moglie, Elisabetta Polcino, avvenuto a Paupisi, in provincia di Benevento. Il caso, però, rischia di allargarsi da femmincidio a strage familiare.
Il Viminale, attraverso una nota riportata dal Tg1, ha comunicato che dei due figli minorenni della coppia, il ragazzo 15enne è deceduto mentre la sorella 16enne si trova in condizioni disperate ed è stata trasferita d’urgenza in ospedale.
Il colonnello dei Carabinieri Enrico Calandro ha spiegato che l’allarme è partito intorno alle 9.30 grazie alla segnalazione di un vicino: all’interno dell’abitazione è stato trovato il corpo della donna con gravi ferite alla testa. “Lesioni che, presumibilmente, ne hanno provocato la morte“.
Sono scattati poi i rilievi dei carabinieri della scientifica con il supporto del medico legale. Secondo il comandante, quanto accaduto si sarebbe consumato tra le mura domestiche. Inizialmente il marito risultava irreperibile, così come i figli, e non erano emersi precedenti episodi di violenza o denunce di liti tra i coniugi.
CHI È SALVATORE OCONE, IL FEMMINICIDIO DI PAUPISI
Era ricercato in tutta Italia l’uomo di Paupisi che ha ucciso la moglie ed è scappato, con i figli minorenni. Oltre a cercarlo nella provincia di Benevento con posti di controllo, forze dell’ordine nelle stazioni e sorveglianza dall’alto con un elicottero, le ricerche di Salvatore Ocone sono state estese in tutta Italia perché era in fuga a bordo della sua auto, una Opel Mokka color nero.
L’imprenditore agricolo 58enne è fuggito proprio con la figlia di 16 anni e l’altro di 15 anni, visto che risultano irreperibili. I due ragazzi, infatti, stamattina non sono andati a scuola. Quando la mamma della vittima Elisabetta Polcino, che abita nella stessa villetta ma al piano inferiore, ha fatto la drammatica scoperta, non ha trovato né il genero né i nipoti.

Subito si è fatta strada l’ipotesi è che Salvatore Ocone avesse preso con sé i figli, uno scenario che ha rappresentato un altro motivo di preoccupazione per la famiglia. C’è poi un terzo figlio, maggiorenne, che non era in casa perché lavora a Rimini, quindi è stato allertato telefonicamente e si è messo in viaggio verso Paupisi.
LE VOCI SUI PROBLEMI DI SALUTE DI SALVATORE OCONE
La comunità locale è divisa tra chi è stupito per l’accaduto e chi invece ritiene che la tragedia fosse evitabile. Ma lo choc è trasversale. Una vicina di casa di Salvatore Ocone e di Elisabetta Polcino ha dichiarato a LaPresse che l’uomo soffriva di depressione, ma sembrava una persona tranquilla, quindi non erano emerse delle tendenze aggressive. Infatti, nessuno parla di episodi di violenza precedenti.
Un altro cittadino di Paupisi, rimasto anonimo a LaPresse, ha parlato invece di una tragedia che poteva essere evitata, perché ha segnalato “situazioni di disagio e conflitti ricorrenti, con evidenti problemi sociali e personali“. Pare che le liti fossero frequenti, quindi l’ipotesi di questa persona è che si stia finendo di non sapere nulla dei problemi della famiglia. “La verità è che quella era una famiglia con gravi problemi, e tutti in paese lo sapevano“.
Leggo riporta la testimonianza di un conoscente secondo cui Salvatore Ocone “un giorno si spogliò davanti alla chiesa” e aveva delle “crisi” durante le quali “amava rifugiarsi in chiesa“. Il sindaco di Paupisi dal canto suo ha raccontato che la coppia stava preparando i festeggiamenti per i 25 anni di matrimonio e che non erano seguiti dai servizi sociali comunali.
