Samira Lui, dopo il successo de La ruota della fortuna, svela la verità sul padre e sul razzismo.
Samira Lui, insieme a Gerry Scotti, è la protagonista del successo de La ruota della fortuna. Con la sua simpatia e la sua bellezza ha conquistato tutti e, in un’intervista rilasciata al Corriere della sera, si racconta svelando qualche dettaglio in più della sua vita. Cresciuta con la mamma, Samira non ha mai conosciuto il padre anche se, svela, ha provato a cercarlo «ma forse lui non è pronto. Ha un’altra famiglia, altri tre figli, mentre io nella sua vita non ci sono mai stata. Magari ha anche paura del mio approccio, anche se ho dimostrato di avere le braccia aperte, di non giudicare. Mia mamma mi ha sempre parlato bene di lui per costruirmi ricordi positivi e sereni».
Samira racconta che il padre è andato via quando la mamma era ancora incinta: non avendo mai avuto una figura paterna accanto, non ha mai effettivamente sentito la mancanza di un papà crescendo con la mamma a cui è fortemente legata così come ai nonni con cui ha trascorso tanto tempo “perché mia mamma ha sempre lavorato tanto. La cosa che mi ripete costantemente è di non dare importanza ai soldi. Non mi ha mai fatto mancare niente, ha fatto tanti sacrifici per potermi mandare ai corsi di canto, ballo e recitazione. Toglieva a sé stessa pur di dare a me”.
Samira Lui e il futuro con il fidanzato Luigi Punzo
Fidanzata da sette anni con Luigi Punzo, ex modello e ora imprenditore, Samira Lui non nasconde di sognare il matrimonio e di lanciare anche dei segnali al fidanzato spiegando che, per il momento, la proposta da favola non è ancora arrivata. «Siamo molto innamorati. Io sono una di quelle che aspetta la proposta di matrimonio: non voglio farla io. Anche se in realtà i messaggi subliminali li mando: appena sui social vedo un video con degli anelli, dico subito: ah che bello questo! Però lui non capisce», le parole di Samira al Corriere della Sera.

Infine, Samira ha parlato anche di razzismo: «Non ho mai avuto brutte esperienze, tanto che un mio amico con cui sono praticamente nata e cresciuta, dopo anni — non mi ricordo se in terza media o prima superiore —, mi guarda e mi fa: Sami, non mi sono mai accorto che sei nera. Ero l’unica scuretta della zona, ma nessuno lo vedeva», ha raccontato.
