A Chi l'ha visto si torna sul giallo di Liliana Resinovich con le dichiarazioni di Sergio, il fratello della vittima: ecco che cosa ha detto
Ampio spazio, durante la puntata di ieri sera di Chi l’ha visto, al caso di Liliana Resinovich. In collegamento vi era Sergio, fratello della vittima, che ha commentato le ultime novità sull’indagine per la morte della donna triestina, a cominciare dalla GoPro tanto chiacchierata che è stata sequestrata a Sebastiano Visintin, marito di Lilli, la scorsa settimana. “Ti ringrazio per la visibilità, Federica – ha esordito Sergio rivolgendosi alla conduttrice, Federica Sciarelli – e ti ringrazio anche per il tuo rispetto per la vittima e le vittime, cosa che invece altri giornalisti, che sono alla ricerca dell’audience, non hanno”.
Quindi ha proseguito: “Io voglio ricordare che mia sorella è stata uccisa, picchiata, impacchettata e occultata, ma chi è stato? Tutto ciò di cui si parla adesso non serve a niente: bisogna trovare chi è stato. Ti ringrazio comunque del rispetto che porti alla vittima”. E ancora: “Questa tragedia, che ha causato la morte di mia sorella, ha causato grandi problemi a me, alla mia famiglia, a parenti e conoscenti. Sono passati quasi quattro anni e spero che adesso si inizi a fare qualcosa”.
Quindi ha parlato della GoPro di Sebastiano, premettendo: “La GoPro non è stata resettata, non si può resettare. Ciò che riprendi con la GoPro viene immagazzinato in una memoria che deve essere messa apposta nella macchina: se non c’è la memoria, non c’è niente da azzerare. Sulla scatola, quando compri la GoPro, ci sono le istruzioni che dicono come impostare data e ora prima di fare un video o una foto. Non è che quindi non si possa cambiare la data: la si cambia quante volte si vuole”, alludendo quindi alla possibilità che il marito di Liliana Resinovich possa aver manomesso gli orari dei filmati che lo stesso sostiene di aver girato la mattina del 14 dicembre 2021, proprio quando Lilli veniva uccisa.
“Quando si passa dalla GoPro all’app ufficiale sul telefono – ha continuato Sergio – in quel caso viene riportata la data geolocalizzata dal GPS: quella è l’ora giusta. La GoPro, in ogni caso, non è mai stata sequestrata, e questa è la prima volta dopo quattro anni: agli atti non risulta”. C’è poi un altro dispositivo appartenente a Sebastiano, una macchina fotografica che il marito di Liliana Resinovich ha regalato ad amici subito dopo la morte della moglie: “La macchina fotografica è ancora nelle mani degli amici, e anche lì non so che schedine avrà dentro”.
qualcosa di indefinito, e quindi decido di portarlo in questura”.
LILIANA RESINOVICH, L’INTERVISTA A PAOLA CALABRESE
Chi l’ha visto ha quindi parlato con Paola Calabrese, una youtuber a cui Sebastiano aveva regalato un telefono, un vecchio Samsung che aveva in uso durante il periodo in cui Lilli è scomparsa, per essere stata poi ritrovata cadavere. Conteneva i video di cui sopra, della GoPro; di conseguenza, non si capisce il perché di questo regalo: “Io ricevo questo regalo da Sebastiano intorno a novembre 2022 – le parole di Paola Calabrese – gli avevo detto che avevo il telefono rotto e voleva regalarmelo, anche se non era mia intenzione chiedergli un telefono nuovo, visto che avevo già un telefono nuovo. Mi ha detto che era un regalo che aveva fatto insieme a Lilli, come se l’avesse fatto con lei. Questa cosa mi ha intenerito ed ho tenuto questo telefono”.
E ancora: “Pur sapendo che quel telefono non conteneva nulla, perché l’avevo già controllato, porto il telefono alla polizia quando, sotto ai commenti del mio canale, comincio a ricevere insulti. Quindi sono passata all’azione ed ho chiesto a Sebastiano se effettivamente quel telefono risaliva ai fatti. Lui mi dice di sì, gli chiedo se gli inquirenti avevano controllato quel telefono, lui farfuglia qualcosa di indefinito, e quindi decido di portarlo in questura”.
LILIANA RESINOVICH, SERGIO E IL TELEFONO CHE SEBASTIANO HA REGALATO ALLA YOUTUBER
Sergio Resinovich ha commentato: “Il telefono adesso viene ricontrollato. È stato riscontrato dai miei consulenti che era un altro telefono: quando ha regalato il telefono alla youtuber, quello suo originale, ne ha comprato un altro uguale, e quello è stato dato alla polizia, non quello regalato alla youtuber. Purtroppo la polizia non ha controllato niente: bastava vedere il numero di serie, che è come la carta d’identità. Speriamo che adesso la Procura faccia qualcosa, che siano più bravi e più celeri. Io lo spero”.
Quindi ha puntato il dito contro Sebastiano: “Che fermino anche Visintin, che sta andando in giro a dire quello che vuole. Non si è mai indignato di niente, neanche quando hanno trovato mia sorella, che il medico – come ha detto Sterpin – ha ravanato; non si è indignato neanche quando l’operatore ha detto che le aveva rotto la vertebra T2. Non si arrabbia? Tutto come se fosse normale, non capisco. Sono stanco di vedere queste pagliacciate che lui propone quotidianamente”.

LILIANA RESINOVICH, SERGIO: “PERCHE’ DANNO VISIBILITÀ A SEBASTIANO?”
“Non capisco perché gli si dia ancora opportunità di comportarsi in questa maniera anche nelle tv nazionali e private, nel servizio pubblico. Io non capisco”, ha concluso. Sergio Resinovich non cambia quindi opinione nei confronti del suo ex cognato, convinto che Sebastiano Visintin nasconda qualcosa. Dello stesso parere sono anche Claudio Sterpin e Silva Radin, cugina della vittima: hanno tutti puntato il dito contro Sebastiano, ma lui ha sempre rimandato ogni accusa al mittente, dicendosi tranquillo e totalmente estraneo ai fatti.
Ad oggi non è comunque emerso alcun indizio importante che possa far pensare a un omicidio commesso da Visintin: resta da capire se, con il proseguire delle indagini, emergerà qualcos’altro o meno, magari già dall’analisi dei filmati della GoPro, che proprio in queste ore sono finiti nelle mani degli inquirenti. Staremo a vedere quello che accadrà.
