Il vincitore delle Elezioni Regionali Toscana 2025 è Eugenio Giani: chi è il nuovo presidente eletto, i risultati delle urne e il precedente del 2020
Si sono chiuse le Elezioni Regionali Toscana 2025 e dato che lo spoglio delle schede ha permesso di scoprire i risultati emersi dalle urne, mentre attendiamo di poter sapere l’effettiva ripartizione del Consiglio fiorentino, possiamo annunciare ufficialmente che il nuovo presidente eletto è Eugenio Giani del centrosinistra, con un totale del 53,89% con 3.365 sezioni scrutinate su 3.922, contro il 40,93% del rivale di centrodestra Alessandro Tomasi e il 5,18% di Antonella Bundu.
Scoperto il nome e i risultati delle Elezioni Regionali, possiamo ora rispondere a tutti coloro che si staranno chiedendo chi è Eugenio Giani, rieletto presidente della Toscana. Una rivincita personale, anche perché ha dovuto affrontare più resistenze interne al PD che avversari elettorali. Sebbene la vittoria del centrosinistra sembrasse scontata, i dem avevano valutato di optare per un candidato più vicino alla linea di Elly Schlein e al M5s, in quanto Giani, profilo moderato e legato a Matteo Renzi e Stefano Bonaccini, non incarnava il nuovo corso del partito.

Già cinque anni fa la sua candidatura era stata messa in discussione per gli stessi motivi, ma il Pd toscano lo scelse all’unanimità dopo il fallimento dell’alleanza con il M5S in Umbria. Ex socialista e figura storica della politica fiorentina, Giani durante il primo mandato ha gestito con rigore la pandemia e l’attuazione del PNRR, conservando la sua popolarità: secondo i sondaggi del Sole 24 Ore, è tra i governatori più apprezzati. Per favorire l’intesa col M5S in vista della rielezione, ha firmato con Paola Taverna un contratto di programma non vincolante.
Nato a Empoli nel ’59 ma residente a Sesto Fiorentino, Eugenio Giani entrò giovanissimo in politica dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Firenze. Nel ’90 viene eletto nel Consiglio comunale del capoluogo toscano, dove ricopre per anni diversi incarichi da assessore, fino a diventare presidente del Consiglio comunale nel 2009. Accanto all’impegno politico, ha guidato importanti istituzioni culturali come il Museo Stibbert, la Società Dantesca Italiana e il Museo Casa di Dante, oltre a essere attivo nello sport con ruoli nel Coni e nell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana.
Elezioni Regionali Toscana 2025: tutti i candidati alla presidenza, gli ultimi sondaggi e i risultati delle votazioni del 2020
Insomma, ora che sappiamo chi è il vincitore delle Elezioni Regionali Toscana 2025 possiamo anche riavvolgere brevemente il nastro fino a pochissimi giorni fa per ricordare che alla corsa elettorale si erano presentati il governatore uscente Eugenio Giani che – esattamente come cinque anni fa – godeva del supporto dell’intero “campo largo” con una candidatura avanzata dal Partito Democratico: la sfida principale era con Alessandro Tomasi, espresso dalla coalizione di centrodestra; ma in corsa c’era anche l’indipendente – sostenuta da Toscana Rossa – Antonella Moro Bundu.

Gli ultimissimi sondaggi sui probabili risultati delle Elezioni Regionali Toscana 2025 lasciavano – peraltro – pochi dubbi sul fatto che la vittoria sarebbe finita nelle mani di Eugenio Giani su un territorio storicamente “rosso” e roccaforte dei Dem: se, infatti, SWG stimava per il presidente uscente minimo il 51% dei voti (rispetto al 42% per Tomani), sia EMG e Noto parlavano addirittura di un solido 58% (rispettivamente 40 e 40,5 per cento per Tomasi); con un risultato confermato anche da Ipsos (54,8% vs 41,3%) e Tecnè (56% vs 42%).
D’altronde è bene ricordare che quella di Giani nel 2020 – ovvero il turno precedente alle Elezioni Regionali Toscana 2025 – era stata una vittoria con un margine piuttosto ampio sul centrodestra: il Dem, infatti, ottenne 864.310 voti pari al 48,62% del totale, superando di più di 6 punti percentuali l’avversaria del centro destra Susanna Ceccardi ferma a poco più di 719mila vita con il 40,46% delle preferenze complessive; mentre il vero flop fu quello del Movimento 5 Stelle che con la sua Irene Galletti arrivò solamente al 6,40% dei voti.
