• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cronaca » Cronaca Nera » CARABINIERI MORTI A CASTEL D’AZZANO/ “Gli errori e le ipocrisie che hanno ucciso tre servitori dello Stato”

  • Cronaca Nera
  • Cronaca

CARABINIERI MORTI A CASTEL D’AZZANO/ “Gli errori e le ipocrisie che hanno ucciso tre servitori dello Stato”

Sibilla Sciorpes
Pubblicato 18 Ottobre 2025
Un momento dei funerali di Stato dei tre carabinieri, brigadiere capo Valerio Daprà, carabiniere scelto Davide Bernardello e luogotenente Marco Piffari, deceduti nell'esplosione di Castel D'Azzano (Verona), nella basilica di Santa Giustina a Padova, 17 ottobre 2025. ANSA/LUCA VECCHIATO/NUOVE TECNICHE

Un momento dei funerali di Stato dei tre carabinieri, brigadiere capo Valerio Daprà, carabiniere scelto Davide Bernardello e luogotenente Marco Piffari, deceduti nell'esplosione di Castel D'Azzano (Verona), nella basilica di Santa Giustina a Padova, 17 ottobre 2025. ANSA/LUCA VECCHIATO/NUOVE TECNICHE

Il funerale dei tre carabinieri morti in servizio, Daprà, Bernardello e Piffari non deve farci chiudere gli occhi davanti a una realtà scomodo

Caro direttore,
in quei quarant’anni di carriera, iniziati al tramonto degli anni di piombo, ho visto indagare diverse morti, a volte fortuite, spesso violente; a volte inspiegabili. Ricordo ancora la prima. Un contadino, tornando a casa la sera, va in cantina per una bottiglia di vino. Risalendo inciampa su un gradino, cadendo rompe la bottiglia e un coccio gli si conficca nel collo. Cercò di rialzarsi con la carotide aperta. Quando il militare arriva, trova il suo sangue schizzato sul muro e lui col braccio allungato verso la porta. Come il passero di Pascoli ucciso in vista del nido.


Liliana Resinovich, Sergio: “Ho querelato il ristoratore”/ “La procura ha tutto, i tempi sono maturi...”


Ma la strage di Castel d’Azzano è diversa, lascia l’amaro in bocca come il caffè dimenticato a bollire nella moka. Tre Carabinieri morti, straziati da un’esplosione, un atto premeditato, una strage figlia della rabbia e della disperazione malata. Daprà, Bernardello, Piffari. Nomi che dovrebbero essere  scritti in grande all’ingresso delle Scuole Carabinieri come Michelangelo, Brunelleschi e Ghiberti lo sono nell’androne del Museo del Duomo di Firenze; a monito e ricordo per le future generazioni.


Garlasco, anche Roberta Bruzzone difende Andrea Sempio su perizia Albani/ "Quel DNA non dice nulla!"


Perché in Italia la comprensione del malessere altrui passa attraverso il sangue dei Servitori dello Stato. Il loro sacrificio è la cinghia di trasmissione della tolleranza e dell’indulgenza.

E così ci dicono che la strage di Verona va “compresa”, poiché frutto della disperazione di tre disadattati affogati dai debiti e oppressi da uno Stato canaglia. Le vittime sono loro perché pignorati, tartassati, dimenticati, senza luce e senz’acqua. Il Comune ha offerto loro un luogo per vivere e lavorare? Irrilevante. I tre carabinieri caduti in servizio passano in secondo piano, l’esigenza della comprensione della devianza è la cosa principale.


Delitto di Garlasco/ Taccia: “Contro Sempio ad oggi non vi è nulla, le foto una non notizia, Lovati...”


Ma di comprensibile c’è ben poco in tre psicopatici, asociali e pericolosi, indebitati perché uno di loro ha cagionato, colposamente, con il trattore, la morte di un camionista. Se è per questo anche il giudice li aveva “compresi”, quando in un precedente tentativo di sfratto, nel novembre 2024, i tre avevano tentato un’operazione simile a quella riuscita il 14 ottobre scorso. Il giudice comprensivo non ritenne che si potesse configurare nella fattispecie un tentativo di strage. Se lo avesse fatto, forse avrebbe salvato tre vite umane.

Esplosione, 3 morti fra i carabinieri (Foto: Storie Italiane)

È questa la vera ipocrisia. I fratelli Ramponi, balordi e disperati, avevano già minacciato di far saltare tutto. Solo che il giudice dà loro un buffetto e li rimanda a casa, liberi di covare vendetta.

Questa decisione giudiziaria ha prodotto due macabri risultati. Carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco, inviati ad un normale sgombero, senza protocolli anti-terrorismo. Non pensavano di affrontare degli psicopatici pronti a tutto. Dov’erano gli artificieri anti-sabotaggio? Dov’erano i negoziatori? Il giudice aveva declassato la minaccia. Risultato: tre caduti in servizio.

Secondo risultato: per evitare conseguenze penali disciplinari, spese legali e quant’altro collegato a un’incriminazione per uso eccessivo della forza, gli agenti potrebbero aver indugiato quel tanto che basta, davanti a quella casa, sapendo che lo Stato non li avrebbe protetti, visti i bluff precedenti e il danno oltre la beffa. Ora la Procura parla di strage e omicidio premeditato. Tardi. Troppo tardi.

Forse è proprio la mancata incriminazione del 2024 la vera molotov che ha innescato il gas. Una lezione amara. Una lezione imparata con il sangue.

Lo Stato “comprende” tutti. Solo gli agenti non vanno compresi quando usano la forza per respingere una violenza o per vincere una resistenza. In quel caso il giudice, come atto dovuto, li indaga e li processa.

Eppure, in mezzo al sangue, i carabinieri feriti salvano Maria Luisa Ramponi, la donna che li ha fatti esplodere. È questa la fedeltà immobile, l’abnegazione silenziosa di cui scrive D’Annunzio. Si continua a servire, nonostante tutto. Ma fino a quando? In questo Paese di clemenza selettiva, una domanda mi tormenta: chi protegge i protettori?

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Verona


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Cronaca Nera

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Cronaca Nera

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net