Boris Becker, il 57enne ex tennista per la prima volta ospite a "Verissimo": "Le critiche a Jannik Sinner? Lo capisco: anche io vinsi la Davis e..."
BORIS BECKER, LA STORIA DI “BUM BUM” TRA DIVISMO E…
Boris Becker, chi è l’ex campione di tennis che, tra la fine degli Anni Ottanta e Novanta è stato tra i protagonisti di questo sport ed è stato tra i primi a coniugare una tecnica ancora oggi invidiabile a un protagonismo mediatico (“Prima mi criticano, poi mi imitano”) che ha fatto da apripista negli anni a venire? Questo pomeriggio, nel primo dei due consueti appuntamenti con “Verissimo”, sarà negli studi del talk show di Canale 5 il 57enne allenatore di tennis ed ex atleta originario di Leimen (Germania), per raccontarsi con la padrona di casa, Silvia Toffanin, tra gioie e dolori e… con un accenno anche allo strapotere odierno di Jannik Sinner che, di recente, ha avuto modo di difendere. E, in attesa di ascoltare l’intervista di Boris Becker, raccontiamo qualcosa di lui a livello agonistico e i difficili anni vissuti dopo il ritiro.
Classe 1957 e nato nella regione del Baden-Wurttemberg, Boris Becker è considerato oggi uno dei tennisti più forti di sempre anche perché i successi ottenuti in una carriera terminata oramai nel lontano 1999 erano arrivati nel corso di un periodo caratterizzato da tanti campioni che avevano alzato il livello della competizione (ben lontani dal tirannico dualismo odierno tra Sinner e Alcaraz). Maestro del serve-and-voley e ancora adesso il più giovane vincitore della storia di Wimbledon, Boris Becker ha nel suo carniere ben sei vittorie nei tornei del Grande Slam, tre ATP Finals, due Coppe Davis con la squadra tedesca e svariati tornei del circuito, senza dimenticare la medaglia d’oro a cinque cerchi a Barcellona 1992. Tuttavia, dopo aver appeso la racchetta al chiodo, Becker aveva visto interrompersi la sua carriera di allenatore per via di una condanna che ne ha cambiato la vita.

BECKER E IL CARCERE: “QUANDO PERDI LA LIBERTA’, TI RESTA SOLO…”
Nel 2017, infatti, un tribunale britannico aveva dichiarato il fallimento per bancarotta fraudolenta da un tribunale britannico e con un credito di decine di milioni di euro al suo ex socio in affari, Hans-Dieter Cleven: da qui la condanna nel 2022 a 30 mesi di reclusione, metà dei quali da trascorrere in carcere. E di questa esperienza, con successiva rinascita e ora la gioia di attendere una figlia dalla moglie Lilian, “Bum Bum” Becker (questo il suo soprannome quando scendeva in campo) parlerà nella puntata di “Verissimo” che ci accingiamo a vedere. “Sono stato sempre io, anche quando ero in carcere” aveva raccontato il 57enne teutonico in una bella intervista concessa di recente al ‘Corriere della Sera’: “Quando perdi ciò che consideri importante -la libertà, il denaro, le persone che ami- l’unica cosa che resta è il carattere” aveva spiegato l’ex tennista, accennando alla paura della morta e alla difficoltà di sopravvivere dietro le sbarre.
Protagonista di vari amori da copertina nel corso degli Anni Novanta, aveva portato all’altare la modella afroamericana Barbara Feltus Pabst che l’aveva reso padre di due figli, Noah ed Elias; dopo il divorzio, Boris Becker era stato sposato con la modella olandese Sharlely Kerssenberg (diventando papà ancora una volta di Amadeus), mentre nel 2024 sono arrivate le terze nozze con Lilian de Carvalho Monteiro, la donna da cui l’ex campione attende l’ennesimo erede e con cui convive a Milano. “Ho avuto paura di morire due volte in carcere. Lì il rispetto è la legge non scritta. Le prigioni non sono gestite dalle guardie, ma dai prigionieri”. E sempre nell’intervista al quotidiano milanese, Becker ha avuto modo di parlare pure di Sinner che nel 2022 gli aveva chiesto di allenarlo: “È vero, e doveva restare un segreto (…) Ma aspettavo la sentenza di Londra. Gli dissi: ‘Non so come finirà, non posso prendermi l’impegno’… Le critiche a Jannik? Lo capisco: anche io vinsi la Davis due volte, nell’88 e nell’89, e l’anno seguente non la giocai…”.
