La corsa di Multiversity verso la decarbonizzazione: pubblicato primo Bilancio di Sostenibilità, validati i target SBTi e nuova medaglia d'oro EcoVadis
SOSTENIBILITÀ, APPROVATA LA STRATEGIA DI MULTIVERSITY
Multiversity, leader nella formazione digitale, prosegue la sua corsa verso la decarbonizzazione: lo dimostrano i tre risultati ottenuti dal gruppo proprietario delle università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma. Il primo riguarda la validazione da parte della Science Based Targets initiative (SBTi) dei suoi target “near-term” di riduzione delle emissioni. Si tratta dell’organismo che valuta e valida i target aziendali di riduzione delle emissioni affinché siano coerenti con gli obiettivi climatici internazionali; quindi, gli impegni assunti da Multiversity sono considerati allineati alla scienza climatica.
In secondo luogo, è stato pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità consolidato, riguardante l’esercizio dell’anno scorso e redatto volontariamente in base agli standard GRI 2021 per descrivere gli impatti economici, ambientali e sociali, peraltro in anticipo rispetto agli obblighi previsti dalla CSRD, la direttiva europea che impone obblighi di rendicontazione della sostenibilità alle grandi aziende.

Il terzo risultato è la riconferma della medaglia d’oro EcoVadis, la piattaforma di valutazione della sostenibilità delle aziende, con il punteggio 77/100 che posiziona Multiversity tra le migliori aziende valutate.
GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO
Gli impegni fissati da Multiversity sono ambiziosi: il gruppo vuole ridurre entro il 2030 il 42% delle emissioni assolute di gas serra Scope 1 e 2. Si tratta delle emissioni dirette prodotte dall’azienda e da quelle indirette derivanti dall’energia acquistata, come l’elettricità. Ma vuole anche ridurre del 25%, entro la stessa scadenza, le emissioni assolute Scope 3, che sono tutte le altre emissioni indirette lungo la catena del valore e sono quelle che di solito rappresentano la quota più ampia e complessa da ridurre. Entrambi gli obiettivi sono misurati su base assoluta e con anno base al 2023.
Per quanto riguarda il Bilancio di Sostenibilità, si basa su cinque pilastri strategici che coprono aspetti ambientali, sociali e di governance: istruzione innovativa, accessibile e di qualità; ambiente di lavoro salutare, inclusione e diversità; salvaguardia dell’ambiente; coinvolgimento delle comunità locali; buona governance.
Ma Multiversity può rivendicare anche il rafforzamento delle politiche di benessere e inclusione, come lavoro flessibile, supporto psicologico, iniziative per la parità di genere e valorizzazione delle diversità. Inoltre, ha assunto una dimensione internazionale, visto che partecipa allo United Nations Global Compact (UNGC) e ha integrato le tematiche ESG nella sua strategia.
IL MODELLO DI CRESCITA DI MULTIVERSITY
Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity, oltre a esprimere soddisfazione per i risultati raggiunti dal gruppo, ha evidenziato come la sostenibilità sia più di un obiettivo, cioè la base di partenza per costruire il proprio impatto. “Attraverso la formazione digitale contribuiamo a ridurre le disuguaglianze, promuoviamo l’inclusione e creiamo valore per la collettività”, ha aggiunto.
Infatti, la valutazione SBTi e l’adozione degli standard sopracitati aumentano la credibilità a livello anche ambientale e sociale dell’azienda, mentre aver anticipato la CSRD è importante per attrarre investitori attenti all’ESG e ridurre rischi normativi futuri. Sebbene la riduzione dello Scope 3 sia una sfida complessa, in quanto coinvolge fornitori e utenti, Multiversity vuole affrontarla e vincerla.
