Torna Quarto Grado e torna il giallo di Liliana Resinovich, con gli ultimi aggiornamenti sull'omicidio di Trieste: ecco le anticipazioni
Il giallo di Liliana Resinovich torna anche questa sera negli studi di Quarto Grado: chi ha ucciso la donna di Trieste, uscita di casa il 14 dicembre 2021 e trovata senza vita nel boschetto delle fragole il 5 gennaio 2022? Lo cercherà di capire il talk di Rete 4 condotto dalla coppia collaudata Gianluigi Nuzzi, Alessandra Viero, con i vari ospiti che cercheranno di approfondire l’argomento. Fra i più gettonati, i due rivali in amore: da una parte Sebastiano Visintin, accusato di omicidio e indagato, e dall’altra Claudio Sterpin, quello che si ritiene da anni l’amante della vittima.
Di mezzo le misteriose testimonianze che stanno emergendo, un giallo nel giallo, come ad esempio le dichiarazioni di Alfono Buonocuore, ex ristoratore di Trieste che ha sganciato la bomba nelle ultime due settimane, spiegando che Lilli era venuta nella sua pizzeria chiedendo dei sacchi neri. Subito è scattato il collegamento con i sacchi ritrovati sul corpo della donna, ma le misure non sembrerebbero combaciare. In ogni caso il signor Buonocuore è probabile che a breve venga sentito dagli inquirenti, visto che Sergio Resinovich, fratello della vittima, lo ha querelato.
LILIANA RESINOVICH, I FAMIGLIARI NON CREDONO ALLE TESTIMONIANZE
I familiari di Liliana Resinovich credono infatti che dietro tutte queste testimonianze vi sia una regia occulta, e Sergio non si nasconde e punta il dito contro Sebastiano, convinto che, ogni qual volta si trovi in difficoltà, estragga qualche coniglio dal cilindro, così come ad esempio è già accaduto con il tecnico Molinari della vertebra rotta in sede autoptica, ma anche la commerciante del negozio Wind o la youtuber Paola Calabrese e il famoso smartphone che le aveva regalato Sebastiano.
Se ne parlerà quindi in studio questa sera con le interviste esclusive a qualcuno dei personaggi nominati più sopra, senza dimenticarsi dei vari opinionisti fissi come Carmelo Abbate, che da sempre si è schierato in difesa di Sebastiano, convinto che tutto ciò che vi sia contro di lui non potrà mai reggere in un eventuale dibattimento.
Al momento, infatti, non sembrerebbe esservi la vera pistola fumante che inchioderebbe Visintin, anche se probabilmente gli inquirenti stanno lavorando senza sosta per individuare una prova che possa appunto posizionare il marito di Lilly sulla scena del crimine. Ricordiamo che ad oggi mancherebbe anche un indizio circa il possibile contatto, la mattina del 14 dicembre di quattro anni fa, fra i due coniugi; di conseguenza, quando e come Visintin avrebbe potuto ammazzare la moglie?

LILIANA RESINOVICH, I DUBBI SULL’ALIBI DI SEBASTIANO
Certo è che Sebastiano non sembrerebbe avere un alibi così forte in merito alla fascia oraria in cui presumibilmente Liliana Resinovich veniva uccisa. L’uomo sostiene di essere stato nel suo vecchio laboratorio ad affilare i coltelli, ma il suo smartphone ha un buco di circa 3 ore, come se fosse stato spento, una circostanza che è sempre stata vista con sospetto dai familiari della vittima.
Davvero il telefono non prendeva nel laboratorio oppure il marito l’ha spento per nascondere qualcosa? Un’altra domanda a cui sia difesa che accusa si appellano spesso e volentieri è: dove è restato il corpo di Lilly fino al 5 gennaio 2022? Impossibile che sia stato lasciato nel bosco per venti giorni, mentre non è da escludere che lo stesso sia stato conservato da qualche parte, magari uccisa subito a metà dicembre e poi tenuta in una ghiacciaia per poi far trovare il corpo a inizio gennaio.
Una questione che nemmeno la perizia della dottoressa Cattaneo ha chiarito ed è per questo che la difesa di Visintin chiedeva una terza consulenza super partes che però non è stata concessa. Siamo certi che Quarto Grado, questa sera, metterà qualche tassello in più, proverà a fare chiarezza, accendendo la luce dove c’è il buio: intanto l’assassino di Lilly non ha ancora un volto.
