Il turismo costituisce una gamba dell'economia nazionale, ma il suo valore va oltre i numeri dei viaggiatori e delle presenze
L’edizione 2025 della TTG Travel Experience si chiude con la consapevolezza del fatto che il turismo in Italia non è più soltanto una risorsa, ma si è trasformato in una vasta infrastruttura economica e umana che alimenta la crescita, l’occupazione e la fiducia. A Rimini si respirava l’aria di un settore ritrovato nel vigore, nella visione e nella responsabilità.
I numeri diffusi in questi ultimi giorni dal ministero del Turismo e dall’Ente nazionale per il turismo ci raccontano di un’Italia che riparte dai viaggi. Entro la chiusura del corrente anno si contano per il comparto ben 3 milioni e 200 mila lavoratori in attività e una spesa turistica complessiva di 185 miliardi. Numeri che segnano un progresso e confermano il primato del nostro Paese nella mappa mondiale del turismo, con una crescita del 9,4% nella spesa dei forestieri e dell’1,6% nella spesa interna rispetto al 2024, con una somma di presenze che raggiunge i 268 milioni, di cui più di 150 milioni provenienti da oltre frontiera.
Sono questi i numeri che fanno riflettere: non sono solo dati contabili, ma sembrano quasi bussare a un senso di fiducia collettiva. Ogni prenotazione è significativa, ogni esperienza acquista un certo significato, ogni presenza rappresenta un investimento nella bellezza, nella qualità e nella competenza degli uomini che reggono lo straordinario meccanismo.
Il turismo – lo dico da imprenditore che quotidianamente lo vive – costituisce una gamba dell’economia nazionale. Vale più del 13-14% del reddito nazionale, se si vuole considerare l’intera filiera, e chiama a sé più di 12 milioni di viaggiatori. È un universo disseminato di professionalità, di storie e di territori, i quali insieme vengono a comporre una delle identità più genuinamente italiane.
Pure troppo sovente gli si volge l’occhio solo per registrare le sue lacune, le sue mancanze, le sue frammentazioni. Il TTG ci ricorda che il turismo è una leva strategica per lo sviluppo del Paese e, inoltre, dopo la crisi pandemica, si è trasformato in una medicina sociale, una risposta concreta al bisogno di equilibrio, di pausa, di rigenerazione, in un’epoca segnata da stress e contraddizioni globali: le persone sono disposte a rinunciare a molto, ma non al tempo della vacanza, perché nel viaggio ritrovano se stesse e una dimensione di libertà che fa parte integrante della persona.
Occorre però una nuova stagione di investimenti. Gli alberghi vanno rinnovati, le infrastrutture digitali aggiornate, le competenze formate. Maggiori dovranno essere gli sforzi affinché gli investitori intendano che qui c’è ricchezza reale, non effimera: un valore che cresce, moltiplicandosi, all’aumentare della qualità dell’offerta e della capacità di fare sistema.
In un tale contesto si colloca il cammino fatto dal gruppo che rappresento. TH Group chiude il 2025 con un aumento del 23%, superando i 260 milioni di fatturato, con performance positive in tutti i segmenti: +16% per le località marine, +11% per le montagne e addirittura +68% per Baobab, il TO per viaggi point to point.
Risultato non solo numerico, che nasce dai valori e dall’identità di un gruppo che da sempre mette la persona al centro. Una visione visione coerente delle cose che si rafforza grazie a una formazione costante, che spiega la partecipazione dell’azienda nella Scuola Italiana d’Ospitalità. Un’azienda che grazie alla sinergia con Cassa depositi e prestiti, un socio paziente, che ci ha consentito di fare passi da gigante mantenendo intatto il nostro dna.
Il TTG 2025 ci consegna un messaggio chiaro: il turismo non è un settore di serie B. È il volto dell’Italia che lavora, accoglie, innova. È il nostro biglietto da visita nel mondo, ma anche il nostro specchio interno, perché ogni impresa turistica è un pezzo di comunità.
Saperlo riconoscere, valorizzarlo e sostenerlo significa guardare al futuro non con paura, ma con la consapevolezza che proprio da qui passa una parte decisiva della crescita del Paese.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.