Nella nostra storia la sua storia

Spesso impegnarsi in mille attività fa dimenticare l’origine, Cristo vivo e presente, senso permanente della nostra opera. Ma Lui ci aspetta e ci sorprende

La camminata in montagna è impegnativa, siamo al ritorno, immersi nel paesaggio mozzafiato di una delle valli più belle delle Orobie. In lontananza i belati di un enorme gregge di pecore sono sovrastati solo dai fischi decisi dei pastori, misterioso linguaggio intuito all’istante dai loro cani che indirizzano le pecore verso la cima della montagna.



Una sola pecora resiste e non si muove. Ha appena partorito un agnellino nato morto. Nessun richiamo riesce a farle raggiungere il resto del gregge che, nel frattempo, si era allontanato. I cani, a un tratto, smettono di circondarla e il pastore, interrotta la sua salita, si ferma e si siede in attesa. Il nostro sentiero passa in mezzo alla scena e tutti si fermano stupiti.



Non può non venire alla mente quella pagina antica, purtroppo spesso offuscata dal sentimentalismo, con cui Gesù descrive le viscere di misericordia del Padre: “Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: ‘Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta’” (Lc 15, 5-6).

Il deserto in cui perdersi può assumere vari connotati, anche quello del dolore. Ma il protagonista non è il deserto. Imbattendoci in quella scena, a un certo punto, lo sguardo di tutti si è spostato dal belato doloroso della pecora verso il pastore, per vedere cosa avrebbe fatto. E lui? Seduto in attesa. Mai attesa è parsa a tutti così carica di tensione: da una parte tutto il grande gregge incamminato sulla vetta, dall’altra una sola pecora accanitamente prossima al suo agnellino senza vita.



Non c’è mossa efficace se non l’attesa, e spesso drammatica, come quella espressa intensamente da Alda Merini nella sua poesia Ti aspetto: “Ti aspetto e ogni giorno / mi spengo poco per volta / e ho dimenticato il tuo volto. / Mi chiedono se la mia disperazione / sia pari alla tua assenza / no, è qualcosa di più: / è un gesto di morte fissa / che non ti so regalare”.

Quanto distante dalla mania di fare e brigare, essere notati e riconosciuti, uscire sempre vincitori, descritta dal Vangelo di oggi: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze” (Lc 13,26). Come a dire: “Ma come, non ti sei accorto di noi? Eravamo sempre in prima fila per non perderci una parola e abbiamo ripetuto a tutti quelli che incontravamo quello che dicevi…”.

“Voi, non so di dove siete” (Lc 13,27) si sentono rispondere. “Mi sono accorto eccome di voi: avete perso per strada l’origine. Vi siete implicati in mille imprese, ma avete esitato a offrirmi la vostra ‘morte fissa’, vi siete dimenticati di essere i primi bisognosi, credendo che non vi avrei atteso accontentandomi delle novantanove pecore”. Con tutto il loro zelo vengono definiti addirittura “operatori di ingiustizia” e invitati ad allontanarsi.

Che lealtà con se stessi occorre per ammettere di aver persino dimenticato il Suo volto, domandando che usi di questa dimenticanza per la Sua opera, come solo Lui sa fare. Questa radicale dipendenza costruisce più di tante parole, perché consente di muoverci in modo realmente originale, stupiti del metodo del Pastore sempre in attesa e che non si scoraggia vedendoci insistenti temporeggiatori perché, come ricorda Leone XIV nel Messaggio per il Meeting di Rimini in corso in questi giorni, “Dio ha scelto gli umili, i piccoli, i senza potere e, dal grembo della Vergine Maria, si è fatto uno di loro, per scrivere nella nostra storia la sua storia”.

Afferrati da questa storia ogni ripresa è sempre possibile, ogni dimenticanza colmata dalla Sua attesa, ogni costruzione è solida e senza bisogno dei “protettori” del momento.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Meeting di Rimini

Ultime notizie

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.