Giuseppe Bertagna insegna Pedagogia generale nel corso di laurea in Scienze dell'educazione all’Università degli studi di Bergamo, e Teoria e pratiche delle organizzazioni educative nel corso di laurea specialistica di "Consulenza pedagogica e ricerca educativa". È direttore del Dipartimento di Scienze della Persona. I suoi studi vertono sulla identità e sulla natura epistemologica della pedagogia generale, sulla pedagogia della istruzione e della formazione, sulla pedagogia del lavoro e sui problemi della progettazione educativa e didattica soprattutto in alternanza scuola-lavoro. È stato coordinatore del gruppo di lavoro che ha elaborato i documenti preparatori della "riforma" Moratti. Feed Rss
Più che di un rinnovamento della nostra scuola, si dovrebbe parlare di reinvenzione. Come ha fatto il pedagogista Giuseppe Bertagna con una serie di proposte ben motivate e costruttive.
Una nuova classe di concorso per docenti da destinare agli alunni stranieri: l'ha promesso ieri il ministro Stefania Giannini. Per GIUSEPPE BERTAGNA, la peggiore proposta possibile
È giunto il momento di connettere studio, scuola, lavoro rompendo il pregiudizio secondo cui lavora chi non studia e studia solo chi non lavora. Da dove cominciare? a cura di SANDRA RONCHI
I test d’ingresso entrano nelle scuole medie. E fanno discutere. Dopo l’allarme suonato da Repubblica, c’è stata lareazione al calor bianco dei sindacati. GIUSEPPE BERTAGNA
"Spero che non si distrugga la scuola dell’infanzia che è sempre stata un gioiello. Cercherei di articolare diversamente il secondo ciclo". GIUSEPPE BERTAGNA sulle linee del ministro Profumo
Gli insegnanti dovranno lavorare di più: è la norma inserita nela legge stabilità. Approvato anche dalla Camera il decreto sulle autonomie scolastiche. Il commento di GIUSEPPE BERTAGNA
Stop a discorsi incocludenti. Basterebbe applicare il titolo V della Costituzione e puntare con decisione sull'apprendistato formativo. E le risorse ci sono. Il punto di GIUSEPPE BERTAGNA
Insieme a GIUSEPPE BERTAGNA commentiamo i risultati dell’indagine promossa da Gi Group che analizza la (decisamente scarsa) propensione al lavoro manuale tra i giovani under 30
L’indagine di AlmaLaurea, spiega GIUSEPPE BERTAGNA, non considera che negli altri Paesi vengono annoverati tra i laureati anche gli studenti che hanno ottenuto titoli di studio superiori
Il caso del sistema educativo cinese interroga la nostra scuola. Quali metodi pedagogici usare per ottenere i migliori risultati? Il parere di GIUSEPPE BERTAGNA
A fare la differenza nel rendimento scolastico è soprattutto il tempo che i genitori decidono di trascorrere a parlare con i figli: lo dice Pisa 2009. Le osservazioni di GIUSEPPE BERTAGNA
Secondo GIUSEPPE BERTAGNA i dati contenuti nel rapporto dell’Eurispes e del Telefono azzurro non rappresentano la situazione delle scuola italiana nella sua complessità
Studiare una lingua e avere una competenza comunicativa reale ed efficace sono due cose ben diverse. GIUSEPPE BERTAGNA spiega le ragioni del gap italiano
Sono tante le proposte in parlamento che chiedono l'introduzione di nuove materie da insegnare nelle scuole superiori. Tutte azzeccate? GIUSEPPE BERTAGNA le commenta a IlSussidiario.net
Il professore GIUSEPPE BERTAGNA commenta la recente sentenza della Corte di Cassazione secondo cui coltivare una piantina di cannabis sul balcone non costituisce reato
La statalizzazione della scuola italiana aveva trovato un primo capovolgimento nella riforma Moratti, da cui era emersa anche la valorizzazione, educativa e culturale, della formazione professionale e del lavoro. Che fine ha fatto tutto questo? Secondo il professor Bertagna, nell’anno in più di tempo che la Gelmini si è presa, sarà opportuno riprendere in mano quel progetto
Non è vero che i finanziamenti alle scuole paritarie sono in contrasto con la Costituzione. Tutt’altro: solo garantendo pari trattamento a tutti gli studenti, sia che frequentino scuole statali, sia che frequentino scuole non statali, si rispetta il dettato costituzionale. Un motivo in più per non accettare i tagli previsti, sia per l’anno prossimo che per l’anno in corso
La reintroduzione del maestro unico, anche solo per il recupero della parola maestro, mette in luce il bisogno di testimonianza personale ed educativa che manca oggi nella scuola. Ma non è possibile introdurre questo cambiamento se non c’è la fiducia, la stima e la cooperazione delle famiglie