Per il decesso del 16enne Cristian Donzello, morto il 12 marzo del 2023 dopo un incidente in moto a Biassono, sei persone sono state iscritte sul registro degli indagati. L’accusa nei loro confronti, come scrive il Corriere della Sera, è quella di corsa clandestina, ovviamente vietata e punibile fino a 13 anni di carcere.
I 6 indagati, come precisa ancora il quotidiano di via Solferino, sono l’organizzatore del raduno, chi lha promosso sui social, i due giovani motociclisti che hanno gareggiato con Cristian Donzello e infine l’automobilista che è rimasto coinvolto nello scontro e verso cui il 16enne ha sbattuto frontalmente. Quell’incidente choc venne ripreso dagli smartphone dei presenti, un video che mostra appunto Cristian Donzello sfrecciare a bordo della sua moto da cross, per poi pochi istanti dopo scontrarsi con un’auto.
16ENNE CRISTIAN DONZELLO MORTO A BIASSONO IN MOTO: LE ACCUSE
L’evento era stato organizzato presso la zona industriale di Biassono, in provincia di Monza, precisamente in via Friuli e gli indagati sono tutti giovani brianzoli, di età massima di 23 anni (da compiere la prossima estate), mentre due di loro erano ancora minorenni quando è accaduta la tragedia. Secondo il Corriere della Sera è altamente probabile il rinvio a giudizio dopo che si sono concluse le indagini.
Per il 23enne di cui sopra l’accusa è di omicidio stradale: vi era infatti lui a bordo della Volkswagen Polo che effettua una svolta a sinistra per parcheggiare la sua auto, non vedendo probabilmente arrivare il 16enne Cristian Donzello a bordo della sua Tm Racing 125. Per gli altri cinque indagati, invece, l’accusa è appunto quella di organizzare e prendere parte a delle gare di velocità con veicoli a motore, una norma che in casi gravi, come appunto quella della morte di qualcuno, può portare a pene fino a 13 anni di galera, tenendo conto che la vittima era minorenne.
16ENNE CRISTIAN DONZELLO MORTO A BIASSONO IN MOTO: COSA ACCADDE
La Procura segnala anche la presenza di dispositivi per effettuare registrazioni audio e video, per immortalate i momenti clou della giornata, tenendo conto che in strada vi era un centinaio di persone, quasi tutti ragazzi di giovane giovanissima età. Visto che raduno era illegale, chi lo aveva organizzato aveva deciso di non sponsorizzare l’evento su una pagina pubblica, ma su un canale privato social.
Come detto sopra, l’incidente è stato ripreso da un telefonino di un presente e le immagini sono choc: si vede Cristian Donzello mentre sfreccia a folle velocità per poi finire contro una Volkswagen Polo. Al suo fianco un altro ragazzo a bordo di un’altra motocross, anch’egli finito contro l’auto. I due vengono sbalzati a diversi metri di distanza ma ad avere la peggio è stato proprio Donzello, le cui condizioni sono apparse subito disperate. Nel giro di pochi minuti si sono recati i medici del Niguarda, ma quando hanno preso in cura il giovane paziente non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso.