Il ragazzo rinvenuto due giorni fa senza vita presso l’istituto Nazario Sauro-Trionfale di Roma, si è tolto la vita. Dopo una breve indagine gli investigatori hanno potuto appurare che non si è trattato di un omicidio bensì di un suicidio. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, era un anno e mezzo che il giovane, un 19enne con alle spalle una bella famiglia di Roma Nord, si portava dietro un enorme dolore. A giugno del 2022, in un bar di Prati, il ragazzo fece una manovra sbagliata con la sua microcar, urtando inavvertitamente uno scooter e facendolo cadere a terra davanti al padrone, un 24enne con dei precedenti per aggressione e rissa.
Luca, nome di fantasia del 19enne, si è fermato per verificare i danni al motorino in maniera molto educata, ma il 24enne lo ha aggredito prima verbalmente e poi con un pugno, spaccandogli il lunotto della sua macchinina. A quel punto il giovane, spaventato, sale a bordo e fugge verso piazzale Clodio, sperando di lasciarsi alle spalle quella brutta storia. Purtroppo non finisce lì, visto che il 24enne prende il suo scooter, lo insegue e inizia a picchiare selvaggiamente il 19enne con il casco, ma anche calci e pugni che portano il giovane in coma. Alcune ore più tardi il 24enne viene fermato e in seguito processato per lesioni aggravate, ma rimane a piede libero.
19ENNE MORTO A ROMA IN UNA SCUOLA: È STATO UN SUICIDIO. LE OPERAZIONI CONTINUE E LA VITA CHE NON È PIÙ COME PRIMA
Nel frattempo Luca viene portato in coma al Policlinico Gemelli, e i chirurghi lo sottopongono ad un delicato intervento di cinque ore attraverso cui gli ricostruiscono la mandibola sbriciolata. Purtroppo il calvario non finirà in ospedale per Luca, visto che di fatto per lui è l’inizio della fine.
Il Corriere della Sera parla infatti di problemi a masticare e a parlare, una situazione che comporta altri interventi chirurgici per ricostruire le ossa. “Ma il male cova pure dentro e, per quello, non c’è bisturi che tenga”, aggiunge il quotidiano di via Solferino. Luca non esce più di casa, si iscrive all’università ma senza riuscire a gestire lo studio, fino all’ultimo giorno della sua vita, 72 ore fa, quando decide di lanciarsi dalla scala esterna del plesso del Trionfale, un ultimo gesto di dolore per provare a trovare la pace che l’aveva abbandonato da quel maledetto 2 giugno 2022.