Si parla dei social e dei giovani stamane a Uno Mattina in Famiglia e in studio vi era il professore e filosofo Alfonso Jacono: “C’è un problema – le parole dello stesso in diretta su Rai Uno – non so se si debba arrivare a ciò che ha proposto il sindaco di New York ma c’è. Il problema non riguarda solo i social ma la vita di oggi, il social potenzia un mondo dove non ci devono essere tempi i vuoti“. Ma cosa dobbiamo fare? “Bisogna intervenire con l‘educazione in senso forte, educazione nel senso del formare e del governare il tempo, quindi la possibilità di vivere anche il tempo vuoto, quello per cui si fa la passeggiata senza motivo, anche i bambini si devono annoiare invece che essere oppressi da una full immersion, le agende dei bambini sono più piene di quelle degli adulti”.
In studio anche Ludovica Valentini, giovani studentessa, che aggiunge: “Abbiamo un bisogno di curiosità e inoltre non riusciamo a stare da soli, il nostro tempo vuoto sono i social media come TikTok e Instagram”. Ma c’è un modo corretto di usare i social? “Penso di si – precisa il professor Jacono – non è facile ma bisognerebbe governare il tempo: il tempo con i social, il tempo di stare con gli amici e il tempo della lettura”. E ancora: “La responsabilità va imputata in parte alla scuola e in parte alle famiglie, ma anche ai gestori delle piattaforme per scontato, c’è molta spregiudicatezza perchè fanno mercato e audiance, c’è una logica che va frenata a mio parere”.
SOCIAL, NOIA E I GIOVANI, PROF JACONO: “ECCO COSA FAREI CON UN GIOVANE”
Tornando sul tema della noia, il professor Jacono: “Spiegare la noia ad un ragazzo? Mi metterei accanto a lui con un libro, glielo lascio lì, poi parlo con lui e gli propongo di fare una passeggiata senza alcuno scopo. Se non si fa questo c’è il rischio di riempire la solitudine, posso parlare con uno della Patagonia ma non mi accorgo di uno che mi sta accanto”.
Di nuovo Ludovica: “La noia è dovuta dal fatto che non siamo stimolati, i social sono una normalità che non ci stimola abbastanza e diventiamo anche noi un po’ noiosi. Credo che questo a volte crea frustrazione in noi giovani e porta poi a creare dei problemi reali”. Ma se studiassimo i social nelle scuole? “A me piacerebbe – precisa il prof Jacono – potrebbe esserci uno scambio di insegnamento fra alunni e studenti”, e Ludovica approva: “Potrebbe essere una cosa diversa, interessante e stimolante”.