Alessio Sarri, paralimpico di scherma/ “Mi allenano 2 normodotati, pretendono tanto!”

- Alessandro Nidi

Alessio Sarri, paralimpico di scherma, ha parlato a "Unomattina Estate" di come sia aumentato l'interesse verso gli sport praticati da atleti disabili: "La gente resta incollata alla tv"

Alessio Sarri scherma paralimpica 640x300 Alessio Sarri, scherma paralimpica (Unomattina Estate, 2022)

Alessio Sarri, paralimpico di scherma in carrozzina della Nazionale italiana, è intervenuto in qualità di ospite in studio nel corso della trasmissione di Rai Uno “Unomattina Estate”, condotta da Massimiliano Ossini e Maria Soave. Il campione azzurro non ha potuto fare a meno di emozionarsi nel ripercorrere mentalmente tutti i suoi trionfi: “Vincere è una bella sensazione, poi nel 2017 abbiamo avuto i Mondiali a Roma dove ho vinto due ori e un argento di fronte al pubblico di casa e ho sentito un’emozione particolare. Malgrado avessi già vinto una medaglia olimpica a Londra 2012, quella volta a Roma è stata travolgente”.

Da 10 anni a questa parte, ha sottolineato Alessio Sarri, “lo sport paralimpico ha vissuto un boom: fino a Londra 2012 le persone non erano molto interessate al nostro mondo sportivo, invece adesso la gente resta incollata alla tv per seguire le nostre gare, proprio come quando in lizza per le medaglie ci sono gli atleti normodotati”.

ALESSIO SARRI: “RICORDATEVI DI NON PARCHEGGIARE SUI MARCIAPIEDI… NON DANNEGGIATE SOLO NOI DISABILI!”

A “Unomattina Estate” Alessio Sarri ha spiegato che nella scherma paralimpica non si avverte in alcun modo la differenza con i normodotati: “I miei due tecnici di sciabola e di spada sono proprio due normodotati, provenienti entrambi dalle Fiamme Oro. Si mettono seduti e ci fanno lezione così come la fanno a un normodotato e, infatti, pretendono tanto da noi. I risultati giungono grazie a questo loro impegno”.

Alessio Sarri ritiene che, rispetto alle generazioni precedenti, i giovani di oggi stiano migliorando in termini di sensibilità verso le esigenze dei soggetti affetti da disabilità, però, nonostante questo, “serve più attenzione per quello che riguarda i posti auto riservati ai disabili. Inoltre, non bisogna posteggiare le auto sui marciapiedi. Dove non passa la carrozzina di un disabile, ricordate, non passa neppure la carrozzina di un bambino spinta dalla mamma”.







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