È stato arrestato a Barcellona Andrea Cavallari: il 26enne autore della strage di Corinaldo era evaso grazie a un permesso per la laurea
Si è conclusa – dopo due settimana esatte – la fuga di Andrea Cavallari, il 26enne che stava scontando la pena per la strage di Corinaldo e che era riuscito a sfruttare un permesso per la laurea per far perdere completamente le sue tracce: gli inquirenti lo avrebbero individuato proprio oggi a Barcellona e probabilmente già nelle prossime ore sarà nuovamente trasferito in Italia dove lo attende il resto della pena dalla quale era scappato e una nuova condanna per evasione.
Facendo prima di tutto un passo indietro, è utile ricordare che Andrea Cavallari è considerato una delle menti dietro alla cosiddetta “banda dello spray”: proprio lui, assieme ad altri cinque amici, l’8 dicembre del 2018 spruzzò uno spray al peperoncino all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, generando un ovvio panico tra i tanti presenti in attesa di un concerto che si erano accalcati su di una balaustra, tragicamente crollata sotto il loro peso.
L’obbietto di Andrea Cavallari e dalla sua banda era quello di derubare i presenti dei loro averi, ma nel tragico crollo erano morte in totale sei persone: per questo la banda dello spray era stata condannata per omicidio preterintenzionale, con l’aggiunta delle accuse di lesioni e associazione a delinquere, dato che dalle indagini si scoprì che quello era il loro modus operandi, utilizzando in decine di altri furti simili.
Conclusa la fuga di Andrea Cavallari: dopo l’evasione grazie al permesso per la laurea, era scappato a Barcellona
Per la strage di Corinaldo Andrea Cavallari era stato condannato a 10 anni e 11 mesi di carcere (tra tutti e sei i membri della banda si parlò di pene tra i 10 e i 12 anni) e dal 2019 si trovava nel carcere di Bologna: lì non avrebbe dato grandi segnali di pentimento, ma lo scorso 3 luglio il tribunale gli aveva accordato un permesso per discutere la tesi i giurisprudenza ed era riuscito a conseguire la laurea con una valutazione – riferisce il Corriere – di 92 su 110.

Durante il permesso (che il tribunale ha chiarito non essere un premio, ma un diritto concesso a qualsiasi carcerato), Andrea Cavallari aveva prima pranzato con la sua famiglia, per poi allontanarsi con la scusa di voler trascorrere del tempo con la sua fidanzata: salito a bordo dell’auto di alcuni amici – e la fidanzata, più tardi, aveva spiegato di non avere più contatti con lui da tempo -, era riuscito a raggiungere Barcellona facendo perdere le sue tracce.
Proprio oggi, Andrea Cavallari è stato – appunto – arrestato in quel Barcellona mentre passeggiava tranquillamente per strada come un qualsiasi turista e già nelle prossime ore possiamo immaginare che verrà estradato in Italia: a suo carico attualmente pende una nuova accusa per evasione – con una condanna che potrebbe costargli dai 2 ai 5 anni di carcere aggiungiti – e si sta ancora indagando sui complici di Andrea Cavallari, protagonisti di un secondo fascicolo.
