Ania Pieroni/ “I nemici di Craxi mi voltarono le spalle, Giorgia Meloni una leader”

- Davide Giancristofaro Alberti

Si racconta a Giovanni Terzi l'ex attrice e produttrice, Ania Pieroni, sulla cresta dell'onda negli anni '80 e '90, prima della 'scomparsa'

ania pieroni yt 2021 640x300 Ania Pieroni, screen da Youtube

Ania Pieroni è stata un’attrice e una produttrice televisiva che negli anni ’80 e ’90 era sulla cresta dell’onda, prima di finire un po’ nel dimenticatoio. Il collega del quotidiano Il Tempo, Giovanni Terzi, dopo averla inseguita per un anno, è riuscita a intervistarla grazie anche una telefonata della fidanzata Simona Ventura, così come da lui confessato. Ania Pieroni nasce da una famiglia borghese di Roma, per poi diplomarsi al liceo classico e iniziare la sua carriera nel mondo dello spettacolo: «Mi sono anche iscritta a scienze politiche – racconta la 64enne – perché mio padre sognava per me una carriera diplomatica e, forse, aveva ragione. Io so soltanto che sognavo le stelle ed ho cercato di afferrarle».

Ania Pieroni era molto legata allo storico leader socialista Bettino Craxi, ex presidente del consiglio poi finito “in esilio” in Tunisia, e quella sua vicinanza di prestigio è stata per lei un’arma a doppio taglio: «Chi mi ha voltato le spalle? Tutti quelli che hanno voltato le spalle a Craxi». Ania Pieroni ha avuto a che fare anche con il mondo della giustizia, un processo negli anni ’90 per la televisione romana GBR, una tv locale molto in voga negli anni ’70 e ’80, prima del suo declino iniziato con Mani Pulite: «Volevano attribuirmi a tutti i costi la proprietà della televisione GBR – racconta l’ex attrice parlando di quella vicenda – che è sempre appartenuta al Psi. Alla fine comunque sono riusciti a distruggere una bella realtà».

ANIA PIERONI: “QUELL’ANEDDOTO CON MARTA MARZOTTO”

Quindi ha raccontato a Giovanni Terzi alcuni aneddoti vissuti in prima persona, come quello con protagonista Marta Marzotto: «Feci fare il salotto a Marta Marzotto – svela – che invitó i ragazzi dell’Accademia Silvio D’Amico e, sbagliando, li presentò come Silvio Pellico!». Infine, sulla politica di oggi, spiega: «Credo che Giorgia Meloni meriti la chance di governo. l’unica donna politica che negli ultimi anni è cresciuta e maturata. Occorre però che dia un giudizio storico di largo respiro sul ventennio fascista e sulla seconda guerra mondiale. Se oggi ci fossero le elezioni voterei per lei».





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