Chi sono Antonio e Stefano Maiorana: il caso del padre e del figlio scomparsi nel 2007 da Palermo protagonista di Chi l'ha visto
Tra i tanti casi protagonisti della diretta di oggi di “Chi l’ha visto” si parlerà anche della sparizione di Antonio e Stefano Maiorana che da oltre 18 anni resta uno dei più grandi misteri siciliani e palermitani: un caso complesso e che negli anni ci ha riservato qualche colpo di scena e numerosi avvistamenti in giro per il mondo; ma se ancora oggi resta il dubbio – appunto, mai risolto – su che fine abbiano fatto Antonio e Stefano Maiorana, purtroppo l’ipotesi più accreditata è che entrambi siano stati uccisi, forse dalla mafia.
Mettendo in ordine i tasselli dell’intricata vicenda che vede protagonisti Antonio e Stefano Maiorana è utile ricordare innanzitutto che entrambi – all’epoca della scomparsa – lavoravano presso la ditta di costruzioni intestata all’uomo 47enne: il 3 agosto del 2007, dopo aver salutato i dipendenti informandoli che sarebbero tornati entro una mezzora, si allontanarono assieme – non è chiaro verso quale direzione – facendo perdere completamente le loro tracce.
Nelle ore immediatamente successive alla scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana – o almeno, quando fu notata e denunciata agli inquirenti – l’auto sulla quale viaggiavano fu trovava perfettamente intatta e in ordine nei pressi dell’aeroporto palermitano: l’ipotesi della prima ora fu, dunque, quella di un allontanamento volontario, ma controllando i biglietti aerei validati quel giorno non si trovò alcuna traccia di Antonio e Stefano Maiorana.
Che fine hanno fatto Antonio e Stefano Maiorana: l’ipotesi (mai verificata) del ricatto sessuale
Per lungo tempo si è ipotizzato, insomma, che Antonio e Stefano Maiorana se ne fossero andati volontariamente da Palermo, ma con il passare dei giorni non emerse alcuna traccia della loro ipotetica ubicazione: fu così che si iniziò anche a indagare sui conoscenti dei due e, in particolare, sull’acquisizione di parte di Maiorana padre delle quote delle società Calliope Immobiliare ed Edilia, entrambe di proprietà di tale Francesco Paolo Alamia.
Proprio Alamia aprì all’ipotesi – assieme al collega Giuseppe Di Maggio – di una qualche storia misteriosa dietro alla sparizione di Antonio e Stefano Maiorana, alimentata anche da una busta che il 6 gennaio Karina Andrè (all’epoca compagna di Antonio) consegnò ai suoceri: l’ipotesi più accreditata secondo gli inquirenti è che Maiorana padre fosse in possesso di alcuni video sessualmente espliciti con i quali ricattò Alamia in cambio delle quote delle sue società.
Antonio e Stefano Maiorana, insomma, sarebbero stati fatti sparire perché erano diventati dei soggetti scomodi per Alamia e i suoi traffici illeciti, ma nonostante si sia indagato – già dal 2016 – su questa ipotesi, non è mai stata trovata alcuna prova che potesse confermarla: nel frattempo Alamia è morto portando con sé gli ipotetici segreti che custodiva; mentre Di Maggio resta indagato, in attesa che il gip decida se rinviarlo a giudizio o archiviarlo definitivamente.