Lo stupro di Palermo a Le Iene: la vittima Asia Vitale ammette, in un audio choc, che c'era il consenso all'abuso consumato al Foro Italico
Nella puntata di questa sera della trasmissione “Le Iene” si tornerà a parlare del tristemente noto caso di Asia Vitale, protagonista (apparentemente) involontaria del purtroppo famoso stupro di Palermo del luglio 2023 nel corso del quale fu selvaggiamente abusata da un branco di 7 persone tra i quali c’era anche il suo fidanzato dell’epoca: un caso del quale si è discusso a lungo e che ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana, ma che in realtà – rivela la trasmissione di Italia 1 – potrebbe essere andato in modo leggermente diverso.
Per chi non lo ricordasse, di Asia Vitale – anche se originariamente la sua identità non era stata resa nota – si parla, appunto, dal 7 luglio del 2023: quella sera, infatti, la ragazza 19enne fu portata da un gruppetto di sette dei suoi amici al Foro Italico di Palermo dove si consumò un vero e proprio stupro di gruppo, tutto filmato – e poi successivamente inviato ad altri amici – con il cellulare di uno dei quattro stupratori.
Il caso di Asia Vitale – dicevamo prima – scosse profondamente tutta l’Italia e grazie al racconto della stessa vittima e ad alcune telecamere di sorveglianza che riprendevano il gruppetto dirigersi al Foro Italico si riuscì a ricostruire l’identità di tutti i responsabili: successivamente interrogati, hanno ammesso le loro responsabilità e nei mesi successivi si sono tenuti tutti i processi, conclusi con condanne piene per tutti e 7 gli aguzzini di Asia Vitale.
La (nuova) verità di Asia Vitale: a Le Iene la spiegazione sull’audio in cui ammette che lo stupro di Palermo era consenziente
Da giorni, però, si è tornati a parlare dello stupro ai danni di Asia Vitale perché è stato diffuso online un audio in cui la ragazza avrebbe candidamente ammesso che la storia dello stupro era stata in larghissima parte inventata: l’audio è stato registrato da Gioacchino Gargano ed è subito diventato un caso mediatico perché potrebbe (pur parzialmente) riscrivere l’intera vicenda, tanto che il legale dell’ex fidanzato di Asia ha già annunciato l’intenzione di chiedere una revisione del processo.
Nell’audio – che verrà integralmente fatto ascoltare dalla trasmissione di Italia 1 – su insistenza di Gargano, Asia Vitale ammette di volersi “liberare da un peso“, spiegando che era stata lei stessa quella sera a capire che “avevano qualcosa in mente” e a proporre di appartarsi, ricordando che “gli dissi [che] sette andavano bene“: il problema sarebbe sorto quando gli amici sarebbero stati “così cretini da ammettere la loro colpevolezza” e seppur sostiene di aver provato a ritirare la denuncia “non ho potuto fare più niente” perché sarebbe andata avanti d’ufficio.
Affrontata dall’inviata della trasmissione Le Iene, Asia Vitale ha – però – ammesso di aver “ingrandito tutto” durante il colloquio con Gargano: se, infatti, in un primo momento “il consenso (..) c’era“, tutto sarebbe degenerato rapidamente e seppur abbia “detto basta” le violenze non si sono fermate e sarebbe a quel punto che “son crollata”; spiegando che non raccontò immediatamente questa versione perché “pensavo che (..) non mi avrebbe creduto nessuno“.