Proposta Ue sugli asset russi congelati da usare per finanziare l'Ucraina, Italia resta prudente, Meloni: "Rispettare diritto internazionale"
Utilizzare gli asset russi congelati per finanziare la difesa ucraina, la proposta dell’Unione Europea che sarà discussa prossimamente in sede di Consiglio sta riscontrando pareri contrastanti. da una parte la necessità di trovare una soluzione per sostenere economicamente i nuovi fondi da inviare a Kiev, dall’altra parte non tutti sono del parere che si possa intraprendere una azione così drastica senza rischiare conseguenze.
La Germania sembra sostenere a pieno la decisione, proponendo di confiscare gli attivi per un prestito a Kiev di 140 milioni che sarà poi rimborsato dopo aver ricevuto i versamenti da Mosca per le riparazioni di guerra. Tra i paesi più prudenti invece questo senso c’è proprio l’Italia, con la conferma da parte di Giorgia Meloni che ha annunciato di voler adottare una linea cauta, pur dichiarando di essere favorevole a nuove sanzioni per aumentare la pressione su Putin ma di voler agire nel pieno del principio di legalità, senza che possano esserci pericoli per la stabilità dei mercati.

Asset russi congelati, Meloni: “Ne discuteremo con Usa e G7, ma dobbiamo rispettare il diritto internazionale”
Giorgia Meloni ha riferito alle Camere in vista della riunione del Consiglio Ue del 23 ottobre a Strasburgo, parlando anche della possibilità di confiscare gli asset russi congelati per utilizzarli a fini di prestito per l’Ucraina. la posizione resta prudente e allineata a quella di altri pesi europei, che restano divisi sulla questione, con posizioni fortemente contrarie da parte di Ungheria, Belgio e Slovacchia. La prima discussione in merito si è svolta a livello diplomatico nel corso della quale non è raggiunta l’unanimità come previsto.
Anche al prossimo incontro tra leader la possibilità che resti il disaccordo, in attesa di un chiarimento anche con gli altri paesi del G7 e con gli Stati Uniti, che hanno già anticipato la posizione non favorevole, è alta. Meloni ha dichiarato che la priorità dovrà essere quella di tutelare la stabilità finanziaria delle economie della zona euro, senza rischiare violazioni del diritto internazionale. D’altra parte, proprio per l’Italia era arrivato l’avvertimento da parte dell’ambasciatore russo a Roma, che aveva sottolineato come la partecipazione a questa misura potrebbe ostacolare future possibilità di ripristinare i rapporti commerciali e di cooperazione tra i due paesi, definendo la proposta: “Il furto del secolo“.
