A Morning News, su Canale 5, il giallo di Aurora Tila, la giovane ragazza morta l'anno scorso forse uccisa dal suo fidanzato

Morning News ha trattato stamane il caso di Aurora Tila, la 13enne di Piacenza forse uccisa dal suo fidanzato lo scorso anno, buttata nel vuoto da un balconcino del condomino dove abitava.

La mamma della giovane ragazzina era in collegamento con il talk di Canale 5, e in merito al fatto che il 15enne fidanzato verrà processato con il rito abbreviato ha spiegato: “Non ci fa piacere il rito abbreviato ma vedremo cosa accadrà in aula, siamo fiduciosi nella giustizia e da madre mi aspetto che gli diano il massimo della pena. Io avevo scritto una lettera al governo – aggiunge – affinchè i giovani possano avere delle pene maggiori e ho avuto riscontro dal premier”.



E ancora: “Io avevo segnalato il tutto ai servizi sociali, il 30 del mese avevo un appuntamento con la psicologa, invece l’assistente sociale mi aveva detto che Aurora aveva preso semplicemente una cotta e che ero molto apprensiva e ansiogena, ma la mia apprensione evidentemente era un presagio visto che Aurora è stata uccisa. Mi sono un po’ convinta che fossi eccessivamente protettiva nei confronti di mia figlia ma non lo sono stato abbastanza evidentemente”.



AURORA TILA, LA MAMMA: “LE AVEVO VIETATO DI VEDERLO…”

Poi ha proseguito: “Questo ragazzo non l’ho mai visto nel condominio, si vede in quel video (quello risalente al giorno della morte di Aurora Tila ndr) perchè qualcuno l’ha fatto entrare dopo aver citofonato, il ragazzo non ha mai dormito sulle scale, che dormisse magari in cantina non lo possiamo sapere ma non sulle scale”.

La mamma di Aurora ha continuato: “Io avevo vietato ad Aurora di vedere questo ragazzo”, per poi poi precisato: “Lui aveva forse in testa di ucciderla quando scriveva ‘ci vediamo l’ultima volta’ e questa è una cosa che mi sconvolge, il pensiero che un 15enne abbia in testa di ucciderti, non riesco a prenderne atto, che tu a 15 anni ha già intenzione di uccidere una bambina di 13 anni solo perchè non ti vuole”.



Su quel drammatico ultimo incontro in cui si vedono i due nell’androne delle scale di casa: “Non si sa se Aurora si sia fidata quando si sono visti, non sappiamo cosa si dicono, magari l’ha minacciata, poi le ha fatto il bacia mano, una sorta di miele… poi è finita nella disgrazia. Ricordiamoci che aveva in tasca un cacciavite da 15 centimetri. Lei sembrava stupita ma anche impaurita, lui l’ha presa in uno spazio chiuso (l’androne del condominio ndr), noi non possiamo sapere se l’abbia minacciata o meno”, conclude e ribadisce.

Il caso di Aurora Tila (Foto: Morning News)

AURORA TILA, LE PAROLE DELL’AVVOCATO E DELLA SORELLA

L’avvocato della famiglia di Aurora Tila, anch’egli in collegamento con Morning News, precisa sul rito abbreviato: “Nel processo, invece di procedere normalmente, sentendo testimoni e consulenti, tutta la documentazione confluisce nel dibattimento e sicuramente ci sarà uno sconto di pena in cambio di questa velocità di processo, in cui sentiranno solo 3 consulenti, l’imputato ha diritto ad un terzo di sconto di pena”.

Infine le parole della sorella di Aurora Tila: “Il sentimento più forte che provo in questo momento è la rabbia, questo ragazzo è in vita mentre mia sorella non c’è più, aveva tanti sogni, era piena di vita, mi fa ribrezzo che lui non ammetta ciò che ha fatto e che si evince da tutti i dati emersi e che continui a mentire”.

Ricordiamo che ci sono stati alcuni testimoni che avrebbero visto il ragazzo mentre la povera Aurora era appesa alla balaustra e lo stesso che invece “picchiettava” sulle mani della 13enne proprio per farla cadere, quindi una scena orribile che nel contempo inchioderebbe lo stesso giovane. Vedremo cosa emergerà dal processo, con la speranza che si possa fare chiarezza su quanto accaduto ma soprattutto che emerga la verità e che la famiglia della 13enne abbia giustizia.