L'avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, è stato intervistato stamane dal programma di Mattino Cinque News: le sue parole

L’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, è stato sentito stamane di Mattino 5 News per parlare delle ultime novità riguardanti il giallo di Garlasco. In questi giorni è spuntato un uomo, un ex vigile del fuoco amico della famiglia di Sempio, anche se non è ben chiaro quale possa essere il coinvolgimento in merito all’omicidio di Chiara Poggi.



“Adesso possiamo dire e pensare di tutto – le prime parole di Lovati – possiamo immaginarci di tutto, io non so se quest’uomo, questo personaggio, attenga alla questione dello scontrino o se attenga ad una questione più ampia che riguarda il fatto storico, io non lo so, lo sapranno i carabinieri”.

AVVOCATO ANDREA SEMPIO: “QUELL’UOMO NON HA VALENZA”

E ancora: “O ci sono notizie che escono dall’arma dei carabinieri di soppiatto, ma io non so chi sia quest’uomo, mai sentito parlare neanche in indagini precedenti, non mi interessa chi sia, secondo me non ha valenza di alcun genere se riguarda lo scontrino, se invece riguarda qualche altro aspetto dell’indagine allora avrà valenza sicuramente, ma per quanto concerne lo scontrino non ha valenza perchè non ha valenza lo scontrino”.



Il riferimento è al famoso ticket di Andrea Sempio che certificherebbe che la mattina del 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi veniva ucciso, Andrea Sempio era a Vigevano. Lovati ha precisato che: “Io ho già detto più volte che quello scontrino non è un alibi perché prima di un alibi ci vuole un indizio di colpevolezza, solo in seguito serve un alibi. Dove era Andrea Sempio quella mattina? Lui non c’entra assolutamente nulla, in quel caso non c’è un alibi e non c’è un indizio, sono tutte cose inutili”. Tra l’altro l’orario segnato sullo scontrino, anche se rappresentasse un alibi, non “coprirebbe” comunque l’orario in cui è stata assassinata Chiara Poggi.



AVVOCATO ANDREA SEMPIO: “PERCHE’ SI ‘ SENTITA MALE SUA MAMMA?”

“Perchè la mamma di Andrea Sempio si è sentita male? – ha continuato l’avvocato – premetto che io non c’ero, ho appreso la notizia come voi. Io mi sono fatto un’idea non tanto nella sostanza ma nella forma. A me non è piaciuto il modo con cui i carabinieri hanno condotto questa testimonianza, la signora ha dichiarato la propria astensione che è un diritto sacrosanto di garanzia verso le persone congiunte, che possono avvalersi quando si discute dei loro congiunti”.

“Il pubblico ufficiale – ha aggiunto – doveva chiudere il verbale, era il suo dovere, le ulteriori domande sono un abuso”, parole molto forti quelle del legale di Andrea Sempio che molto probabilmente è a conoscenza di cose che noi non sappiamo. Secondo quanto raccontato dalla cronaca e poi confermato da Angela Taccia, (l’altro legale di Andrea Sempio), la madre del ragazzo si sarebbe sentita male durante l’interrogatorio dopo aver sentito il nome di Antonio, un amico fin da bambino della stessa signora. Cosa sia successo però durante la testimonianza non è certo.