Baby K si racconta in una lunga intervista al settimanale Grazia e svela: "sono una persona alla mano e autoironica. Sul lavoro mai cercato scorciatoie".
Baby K, tornata sulla scena con il nuovo singolo
Buenos Aires, una canzone più intima e decisamente diversa dalle ballate con cui ha sfilato le classifiche negli ultimi anni, si racconta in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Grazia diretto da Silvia Grilli. Baby Ksi è fatta amare dai fan con brani allegri e dai ritmi decisamente estivi. A 37 anni, però, l’artista ha deciso di mostrare ai propri fans anche la parte più intima di sè cantando la fine di un amore. «
Sentivo che era importante cambiare un po’ i toni», spiega la cantante.
«Ho deciso di ambientare la mia musica in un altro scenario, raccontando emozioni diverse. È giusto che il pubblico conosca lati inediti di me». L’artista, poi, racconta anche la sua vita privata:
«Sono alla mano e autoironica. Amo scherzare. Non mi prendo così sul serio come può sembrare dai video». E sul suo lavoro confida: «
Sono molto autocritica, ci tengo a fare bene le cose e in modo corretto, senza mai fruttare pettegolezzi e cattiverie per farmi notare. Ho puntato tutto sulla musica. È una strada più lunga e puoi sembrare un’artista meno interessante. Ma non ho voluto prendere scorciatoie».
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Come tante sue colleghe, anche Baby K è costretta a fare i conti con la cattiveria degli haters. Cattiveria che le fa male come racconta lei stessa a Grazia. «Non si riesce a esprimere un concetto, o un’opinione, senza essere radicali o critici. Ma chi ha un seguito non può dare il cattivo esempio, soprattutto gli artisti». La cantante, poi, promuove i social che, in un momento particolarmente difficile, sono il mezzo che riesce a tenere uniti gli italiani: «Nonostante la mia diffidenza verso i social, oggi mi rende felice vedere come gli italiani stiano reagendo attraverso di essi all’emergenza del coronavirus: ci sentiamo uniti più che mai». Infine, Baby K applaude i colleghi che, in queste settimane, stanno tenendo compagnia ai fans attraverso numerose dirette su Instagram. «Primo, perché tengono veramente al loro pubblico. Il secondo motivo è perché hanno una maggiore sensibilità: la musica riesce a parlare alle emozioni, è una fedele compagna dell’anima. È giusto che i primi ad applicarsi e a trasmettere messaggi siano i cantanti, consapevoli delle responsabilità che hanno», conclude.
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