Beppe Baresi, è tra gli ospiti di "Che tempo che fa", insieme al fratello Franco, bandiera e storico capitano dell'Inter. "Sono nato due anni prima di Franco ma..."
Beppe Baresi è, insieme al fratello minore Franco, tra gli ospiti della puntata di “Che tempo che fa” di oggi, domenica 24 gennaio 2021, trasmissione in onda su Rai 3 e condotta da Fabio Fazio. L’ex calciatore è stato un autentico pilastro dell’Inter, vestendo anche la fascia da capitano della squadra nerazzurra, con la quale ha esordito nel 1977. Nato il 7 febbraio 1958 a Travagliato, rimase orfano di entrambi i genitori durante l’adolescenza e quel trauma, inevitabilmente, lo accompagnò e lo accompagna tuttora nella sua quotidianità.
Beppe Baresi non ha mai dimenticato suo papà Terzo e sua mamma Regina, tanto che ha chiamato così anche sua figlia, centravanti e capitano dell’Inter femminile. Un legame di famiglia, quello con i colori nerazzurri: con quella maglia, Baresi disputò 559 gare, risultando il quinto giocatore più presente di sempre nella storia del club meneghino dopo Javier Zanetti, Bergomi, Facchetti e Mazzola, tra il 1977 e il 1992. Vinse anche due scudetti (1980 e 1989), due Coppe Italia (1978 e 1982), una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa.
BEPPE BARESI E LA GIOIA DEL TRIPLETE
Con l’Inter, Beppe Baresi si è tolto inenarrabili soddisfazioni anche dopo essersi ritirato dal calcio giocato; è stato infatti l’assistente di José Mourinho nella cavalcata trionfale della stagione 2009/2010, nella quale i nerazzurri hanno conquistato il Triplete, mettendo le mani su Coppa Italia, campionato e Champions League. In Nazionale non gli è andata altrettanto bene, mancando la convocazione per il Mondiale di Spagna del 1982, vinto (anche) dal fratello Franco, ma il legame fra i due è splendido, come confessato dallo stesso Beppe Baresi in un articolo pubblicato su “Il Corriere dello Sport”: “Sono nato due anni prima di Franco, ma, pur essendo il fratello maggiore, più che una guida penso di essere stato un compagno di viaggio. È bello guardarsi indietro: lui ha vinto molto più di me e siamo stati capitani delle nostre squadre, una soddisfazione che ci ripaga di tutti i sacrifici”. Poi, immancabile, il retroscena: “Franco aveva fatto un provino all’Inter, ma anch’io al Milan… Siamo stati confidenti nella vita e avversari in campo. Parliamo sempre di calcio, ci si prende in giro per qualche acquisto sbagliato o ci si informa sui colpi di mercato”.