Nella giornata di ieri a Boulder, in Colorado, c'è stato un attacco terroristico: un 45enne egiziano ha lanciato delle molotov contro la comunità ebraica
Sono ancora in corso le indagini ufficiali per capire nel dettaglio quanto accaduto nella giornata di ieri – domenica 1° giugno 2025 – a Boulder, una piccola cittadina in Colorado a due passi da Denver, teatro di quello che l’FBI e buona parte dei politici repubblicani (ma non ancora la polizia locale) hanno definito un vero e proprio “attacco terroristico mirato“: secondo le prime ricostruzioni, un uomo di origini egiziane, giunto a Boulder regolarmente, avrebbe lanciato alcune molotov ed utilizzato un lanciafiamme artigianale per colpire la comunità ebraica locale; mentre, ovviamente, l’uomo è stato immediatamente arrestato e risulta essere attualmente in custodia.
Partendo dal principio, al centro dell’attacco terroristico a Boulder sembra esserci stato l’evento “Run for Their Lives”, che ogni settimana invita i membri della comunità ebraica locale (e chiunque altro lo desideri) a marciare pacificamente per chiedere la liberazione degli ostaggi a Gaza nelle mani di Hamas: giunti nei pressi di Pearl Street, i partecipanti sono stati raggiunti dal 45enne egiziano che, al grido di “Palestina libera” e “basta sionisti“, ha lanciato alcune molotov contro la comunità ebraica, utilizzando anche quello che è stato definito un “lanciafiamme artigianale”.
Attentato a Boulder: chi è il 45enne egiziano Mohamed Sabry Soliman arrestato
Complessivamente – e sembra trattarsi di una stima ancora approssimativa –, a Boulder sono rimaste ferite almeno otto persone di età compresa tra i 67 e gli 88 anni, che verterebbero in condizioni “dal lieve al molto grave”, secondo i resoconti delle autorità: la polizia locale, per ora, si è limitata a fornire pochissime informazioni sull’accaduto, promettendo che verranno condotte tutte le indagini del caso e, per ora, sarebbe “irresponsabile speculare sul movente”; mentre il capo dell’FBI, Kash Patel, ha parlato espressamente di “attacco terroristico mirato“, ovviamente contro la comunità ebraica.
Ancora poche, peraltro, le informazioni in merito all’attentatore di Boulder: si tratterebbe del 45enne di origini egiziane Mohamed Sabry Soliman, arrivato negli USA regolarmente nell’agosto del 2022 e, dopo la scadenza del suo visto, sarebbe rimasto sul territorio californiano irregolarmente, con alcune fonti statunitensi che riferiscono di un impiego nel campo della finanza e una figlia in età scolare nella stessa città dell’attentato; mentre, seppur per ora non siano state ancora mosse accuse formali contro l’attentatore di Boulder, le autorità hanno precisato di ritenerlo “pienamente responsabile” dell’accaduto.