Bruce Springsteen e il testo di Thunder Road/ Mistero risolto: “È sways, non waves”

- Lucia Filardi

Grazie al manager di Bruce Springsteen adesso conosciamo qual è la giusta parola cantata nel primo verso di "Thunder Road", canzone del Boss del 1975

bruce springsteen 640x300 Bruce Springsteen (foto: Youtube)

Per tanto tempo si è discusso di “Thunder Road“, una delle canzoni più note di Bruce Springsteen. Il motivo? I primi versi, in particolare la frase in cui viene nominata Mary: se per alcuni è “Mary’s dress waves“, per altri è “Mary’s dress sways“. Nelle ultime settimane il dibattito, se così possiamo chiamarlo, si è acceso sul web dopo un tweet di Maggie Haberman del New York Times, che cita il brano scrivendo proprio quel primo verso, con il verbo “sways”.

Nella raccolta dei testi sul sito ufficiale di Bruce Springsteen la misteriosa frase di “Thunder Road” appariva “Mary’s dress waves”. Allora ci ha pensato David Remnick del New Yorker a domandarlo a Jon Landau, manager del cantante, per fare chiarezza una volta per tutte. Lui ha spiegato che la parola giusta è il verbo sways, tant’è che poco dopo il testo è stato corretto anche nella raccolta del sito ufficiale: “E’ così che l’ha annotato nei suoi taccuini, è così che lo cantava nell’album del 1975 ‘Born to Run’, è così che l’ha sempre cantato in migliaia di concerti ed è così che lo canta ora a Broadway”.

“Thunder Road” di Bruce Springsteen

Il mistero sul primo verso di “Thunder Road” c’è sempre stato, tra chi era convinto che la parola cantata da Bruce Springsteen fosse “waves” e chi invece “sways”. Il brano rock scritto dall’artista statunitense uscì nel 1975 e solo oggi, a 46 anni di distanza, abbiamo ottenuto una soluzione all’enigma, grazie al manager Landau. Questo pezzo è ancora considerato uno dei migliori di tutti i tempi. La rivista Rolling Stone l’ha persino classificato 86esimo in una lista delle 500 migliori canzoni di sempre.

“Thunder Road” è stata anche nominata da Lady Gaga come il suo brano preferito in assoluto, perché lo conosce sin da molto piccola. La cantante, inoltre, ha spesso dichiarato di essere stata fortemente influenzata dalla musica e dalla chitarra del “Boss” (soprannome di Bruce Springsteen) durante la creazione del suo album “Born this way”. Nel libro firmato da Brian Hatt, “Bruce Springsteen: The Stories Behing the Songs”, viene raccontata la storia di questo brano, dalla prima volta in cui il cantante l’ha suonato fino al significato importante del verso “forse non siamo più così giovani“. Di questo, Hatt ha spiegato che si riferisce alla guerra del Vietnam e a come si sentivano i giovani in quell’epoca.







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