In Burkina Faso continua la pulizia etnica di Fuliani: secondo l'ONG Human Rights Watch a marzo l'esercito del governo golpista ne ha uccisi 130
Cresce sempre di più la tensione in Burkina Faso tra l’esercito regolare del governo golpista che si è insediato nel 2022 e i jihadisti affiliati al gruppo – che fa parte di al Qaida – Jama’at Nusrat al Islam wa al Muslimeen che vede al centro nella posizione di vittime privilegiate dagli scontri l’etnia Fuliani: nel solo mese di marzo – infatti – secondo un report stilato dall’ONG Human Rights Watch l’esercito avrebbe ucciso in una serie di attacchi mirati almeno 130 persone di etnia Fuliani; mentre dal lato dei jihadisti attivi in Burkina Faso, solo recentemente in una serie coordinata di attacchi sarebbero state uccise altre 100 persone tra cui numerosi soldati e alcuni civili.
Partendo dal principio, è bene tornare innanzitutto al 2022 quando il potere in Burkina Faso è stato assunto da una giunta militare guidata da Ibrahim Traoré che con un colpo di stato ha deposto il leader eletto dal popolo: quella che poteva essere un’occasione per dare nuovo vigore politico alla nazione africana – però – non ha fatto altro che alimentare le tensioni interne al punto che attualmente il governo golpista ha perso diverse aree del paese, cadute in mano a miliziani, ribelli e jihadisti di ogni tipo.
La pulizia etnica di Fuliani in Burkina Faso: l’esercito accusato di averne uccisi 130 solo a marzo
Proprio in questo contesto frammentario in Burkina Faso va inserita l’etnia Fuliani vista con diffidenza sia dal governo, che dai jihadisti: se nel primo caso – infatti – si ritiene che siano collaboratori e facilitatori dei ribelli, nel secondo si muove l’accusa diametralmente opposta ridendoli affiliati segretamente ai militari di Traoré; mentre in entrambi i casi la ‘punizione’ per le loro presunte colpe è la morte tra esecuzioni sommarie e attentati, o – nel caso jihadista – arruolamenti forzati tra le proprie milizie.
Secondo Human Rights Watch quanto sta accadendo nell’ultimo periodo in Burkina Faso ha sempre più i tratti della pulizia etnica con l’esercito accusato di aver sommariamente giustiziato più di 130 Fuliani nell’arco del solo mese di marzo: a dirlo sarebbero circa un 30ina di testimoni diretti e indiretti che avrebbero assistito agli attacchi organizzati e perpetrati dai militari, impressi anche in alcuni crudi video che da tempo stanno circolando sui social.
Al contempo, solamente la scorso domenica in risposta ai sempre più frequenti attacchi da parte dei soldati del Burkina Faso, il gruppo jihadista affiliato ad al Qaida ha organizzato otto differenti colpi simultanei in altrettante località prendendo di mira soprattutto – ma purtroppo non solo – le infrastrutture militari: complessivamente la conta delle vittime parla di 100 persone, secondo alcune fonti in larga parte soldati, secondo altre in maggioranza civili.
