Milan-Inter 1-1, FC Inter news: Giovanni Piolli analizza il pareggio nel derby di Milano del 23 novembre 2014, prima partita della seconda gestione di Roberto Mancini

Mancio comincia con un pareggio nel derby la sua avventura sulla panchina neroazzurra. Il nuovo tecnico scelto da Thohir schiera la difesa 4 e due ali inedite, Kovacic a sinistra e Palacio a destra. L’Inter comincia molto bene la stracittadina, pressando e tenendo il pallino del gioco. Tuttavia è il Milan a passare in vantaggio, sfruttando l’ennesimo pasticcio della difesa neroazzurra e spegnendo l’entusiasmo dei cugini. Nel secondo tempo i rossoneri cercano di rallentare il gioco e di perdere quanto più tempo possibile. I ragazzi di Mancini provano a costruire gioco con molta fatica e finalmente dopo una palla gol clamorosa non sfruttata da 4 giocatori neroazzurri, è Obi a trovare il diagonale preciso, portando il risultato in parità. Ovviamente è ancora presto per capire quanto ci sia di Mancini e quanto di Mazzarri nel Derby della madonnina. Di sicuro il tecnico ex City ha stravolto completamente gli schemi ed il modulo di gioco del suo predecessore. Oltre alla difesa a 4, la mediana è stata infarcita di giocatori con il compito di far girare la palla. Kovacic fuori ruolo ha fatto fatica ed anche Palacio si è visto poco, relegato nelle retrovie a contrastare la coppia De Sciglio-El Shaarawy. La coppia Obi-Kuzmanovic ha cercato di creare gioco e di arginare eventuali ripartenze, mentre Guarin provava le sortite offensive. I giocatori della beneamata hanno retto bene ai cambiamenti, ma il lavoro da fare è ancora tanto. Troppe palle perse, cross dalla trequarti che diventano di facile lettura per il portiere, sbavature difensive da film horror e lanci lunghi dalle retrovie da dimenticare. Il lavoro di Roberto Mancini si è potuto vedere a livello mentale, nella voglia, nella cattiveria agonistica e con l’idea embrionale di non darsi mai per vinti, che il tecnico aveva già mostrato nella sua prima esperienza sulla panchina neroazzurra. Il tasso tecnico a disposizione dell’ex Galatasaray non è eccezionale, ma l’atteggiamento vincente che ha già dimostrato nelle prime dichiarazioni, fa ben sperare per il futuro. Questa volta non ci sono pioggia, arbitro, campo difficile o altri alibi di mazzariana memoria, ma solo una disamina onesta di quello che ha funzionato e non ha funzionato in campo, unico giudice per le squadre di calcio. Giovedì l’Europa League e domenica sera la Roma, un inizio in salita che è sembrato entusiasmare il neo allenatore dell’Inter. Come sempre sarà il terreno di gioco a dare responsi e indicazioni senza alibi e senza scuse.



Leggi anche

Ultime notizie/ Ultim’ora oggi, Los Angeles: coprifuoco attivo, presenza militare confermata (11 giugno 2025)Nuovo allenatore Italia/ Ranieri rifiuta l’incarico, Pioli o Mancini i nuovi obiettivi (10 giugno 2025)