Don Patriciello è stato minacciato: al prete di Caivano consegnato dal suocero di un boss un proiettile durante la messa odierna
In quella Caivano che il governo Meloni ha inserito al centro di un ampio progetto di riqualificazione, nella mattinata di oggi don Patriciello – che in quella zona difficile di Napoli gestisce uno degli avamposti della legalità, ovvero la chiesa di San Paolo Apostolo – è stato vittima dell’ennesimo tentativo di minaccia da parte di un soggetto prontamente identificato, fermato e condotto in questura; poi riconosciuto nel – già noto alle forze dell’ordine – suocero di un boss mafioso del clan di Caivano Ciccarelli-Sautto.
Partendo dal principio, secondo quanto si è appreso nei concitati momenti successivi, tutto sarebbe accaduto durante la messa di questa mattina: nel momento della consegna delle ostie ai fedeli, don Patriciello è stato raggiunto da un uomo che, dopo aver ricevuto il Corpo di Cristo, gli ha consegnato un fazzoletto ben ripiegato dentro al quale il parroco ha trovato un proiettile, probabilmente racconto da quelli esplosi durante la stesa che si è verificata nella serata di ieri tra le strade del quartiere.
Don Patriciello intimidito a Caivano: Piantedosi intensifica la scorta per il prete della legalità
Il prete di Caivano ha immediatamente lanciato l’allarma agli agenti della sua scorta che gli sono stati affidati dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi e mentre l’uomo misterioso era ancora intento a lasciare l’edificio è stato fermato in attesa delle Forze dell’Ordine: dalle prime ricostruzioni pare trattarsi di un 75enne affetto da problemi psichiatrici; già noto alle forze dell’ordine sia per essere suocero del boss dei Ciccarelli-Sautto, sia perché solamente lo scorso anno si avvicinò allo stesso don Patriciello con coltello nascosto in tasca, anche in quel caso – fortunatamente – bloccato dalla scorta del parroco.
Nonostante il chiaro tentativo di intimidazione, il parroco non intende interrompere la sua attività a favore della legalità nel quartiere di Caivano – già ieri sera, dopo la stesa, aveva invitato gli ignoti responsabili a fermarsi, godersi “la gioventù” e recarsi “a messa” per redimersi -; mentre per lui sono arrivati messaggi si sostegno di diverse aree della società civile e politica, tra la premier Meloni che ha definito l’accaduto un “gesto vigliacco e criminale” e la diocesi di Aversa che ha espresso la sua solidarietà per il prete.
Inaccettabile quanto accaduto oggi a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo, dove durante la messa un uomo, confondendosi tra i fedeli, ha consegnato a don Maurizio Patriciello un fazzoletto con dentro un proiettile, per poi dileguarsi velocemente.
Un gesto vigliacco e… pic.twitter.com/qsBi81HGt7
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 28, 2025
Al contempo, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha promesso che presto visiterà Caivano per portare al prete intimidito la sua piena “solidarietà” e per esprimere la “vicinanza dello Stato” all’intera comunità locale; mentre il ministro ha anche promesso l’intensificazione dei pattugliamenti nel quartiere di Napoli a partire da oggi stesso e anche l’aumento degli agenti di scorta affidati al prete che quotidianamente combatte la sua complessa battaglia per le strade di Caivano.
