CHAMPIONS LEAGUE – Una giornata che potrebbe essere importante anche se probabilmente non decisiva. Perché di tempo per recuperare c’è n’è ancora. La terza giornata di Champions League vedrà domani alle 20,45 l’Inter a San Siro contro la Dinamo Kiev e la Fiorentina contro il Debrecen. Per i neroazzurri di Mourino la gara è comunque delicata, visto l’esordio europeo caratterizzato d aun doppio pareggio: megli mettere in cascina 3 punti in attesa del ritorno a Kiev. A San Siro tonerà Andry Shevchenko, pallone d’oro nel 2004 è per due volte capocannoniere della Champions. Vorrà certamente mettere il suo sigillo da ex milanista ai rivali neroazzurri. Sulla panchina della Dinamo c’è quel Valery Gazzaev che ha già vinto con il Cska Mosca una Coppa Uefa e ha allenato anche la nazionale russa.
Per la Fiorentina reduce dal successo in casa contro il Liverpool la trasferta in Ungheria sembra propizia per mettere punti pesanti nel carniere di coppa. Il Debrecen negli ultimi cinque anni ha vinto quattro titoli nazionali, una coppa e quattro supercoppe. E’ la seconda squadra magiara che raggiunge la fase a gironi di Champions dopo l’apparizione del Ferencvaros 14 anni fa. Non giocherà questa partita sul suo campo, ma a Budapest, perchè il suo stadio Olah Gabor Ut non è a norma per la coppa principale.
La Juventus invece affronterà mercoledì a Torino la compagine israeliana del Maccabi Haifa. Per la Juventus ancora a digiuno di successi è necessaria la vittoria. E’ la seconda volta che il Maccabi accede alla fase a gironi dopo la prima esperienza del 2002-2003. I
L match più affascinante resta comunque Real Madrid – Milan. E’ il derby d’Europa tra le squadre che più hanno vinto l’ambito trofeo continentale. Nove trofei per il Real, sette per il Milan. E la finale nel 2010 si giocherà proprio nella capitale spagnola. E’ anche la prima di Kakà contro la sua ex squadra. Per il Real con il Milan è sfida infinita, 5 vittorie a testa e un pareggio. L’allenatore è quel Manuel Pellegrini, tecnico cileno che deve riportare a tutti i costi, dopo le spese incredibili del mercato estivo , le merengues al vertice d’Europa.