Napoli-Milan è una partita che evoca tanti ricordi e un po’ di nostalgia per un passato che non c’è più. Gli incontri degli anni ’80, quelli del Napoli del 1987 che vinse il suo primo scudetto storico. Le sfide tra Maradona e Franco Baresi. A guidare la squadra partenopea c’era Ottavio Bianchi che con il Napoli conquistò anche una Coppa Italia, sempre nel 1987, e una Coppa Uefa nel 1989. A lui abbiamo chiesto, in esclusiva per ilsussidiario.net, di raccontarci di questa partita dal sapore un po’ speciale che è rimasta nel cuore di tanti appassionati di calcio.
Bianchi mercoledì c’è Napoli – Milan, una sfida che ricorderà bene…
Sì, una partita che evoca tanti ricordi, ma che rimane sempre con un fascino speciale, bella da interpretare in tutti i sensi.
Dopo tanto tempo, dai famosi anni ’80 di Maradona, lo stadio San Paolo torna a registrare il tutto esaurito. Cosa ne pensa?
Mi sembra una cosa normale per una città come Napoli che ha sempre avuto un rapporto speciale con il calcio. Già quando giocavo io nel Napoli lo stadio era spesso pieno. Poi, quando sono stato allenatore, la gente ci seguiva tantissimo anche agli allenamenti… La passione di questi tifosi è sempre stata una cosa fenomenale.
Un Napoli da primi posti, almeno a livello di tifo…
Per quanto riguarda il tifo il Napoli è uno dei primi club d’Europa.
Domani sera cosa deciderà questo match così affascinante?
Non credo che sarà la forza dei singoli, di Lavezzi o di Pato a decidere il risultato… nel calcio quello che conta è sempre il collettivo, una buona organizzazione di gioco. Il football è uno sport corale, non individuale. Anche Guardiola, l’allenatore del Barcellona, tiene sempre a sottolineare questo concetto. Lui afferma che ha molti campioni ma che alla fine è sempre la forza del collettivo quella che conta per far bene.
Cosa manca al Napoli per poter competere per lo scudetto, per poterci puntare almeno nei prossimi anni?
Adesso vedo solo una squadra che sta mettendo una sua dittatura sul resto d’Italia. L’Inter come giocatori, come organizzazione, come struttura societaria è nettamente superiore a tutte le altre squadre. Il Napoli potrà cercare di colmare il divario nei prossimi anni. Ma ci vuole innanzitutto denaro, tanto denaro, programmazione e una buona struttua societaria. E poi tanta, tanta pazienza.
Come giudica la presidenza di De Laurentiis, le sue scelte, le sue intuzioni?
Non posso giudicarlo, non lo conosco personalmente. Vivo ormai da tanto tempo lontano da Napoli.
Almeno potrà dare un giudizio su questi primi giorni di Mazzarri: due vittorie consecutive non sono da poco come inizio…
Certamente riconosco che Mazzarri ha fatto bene. Però do un consiglio importante. Nel calcio, come in tutte le cose, ci vuole tempo. Aspettiamo alcuni mesi e poi potremo giudicare fino in fondo tutta questa situazione.
(Franco Vittadini)