1-1 (primo tempo 0-0)
Iaquinta (J) al 18′, Plasil al 30′ s.t.
(4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro (21′ s.t. Zebina), Grosso; Marchisio, Felipe Melo, Tiago (36′ s.t. Poulsen); Giovinco (28′ s.t. Camoranesi); Amauri, Iaquinta. (Manninger, De Ceglie, Molinaro, Trezeguet). All. Ferrara.
(4-2-3-1): Carrasso (11’s.t. Ramè); Chalmè, Planus, Ciani, Tremoulinas; Menegazzo, Diarra; Plasil (32′ s.t. Gouffran), Gourcuff, Wendel; Chamakh. (Jurietti, Henrique, Jussie, Cavenaghi, Bellion). All. Blanc.
Ovrebo (Norvegia).
Serata fresca con pioggia. Spettatori 55mila circa. Ammoniti Ciani, Giovinco. Recupero: 1’p.t.; 4’s.t.
Due punti persi per i bianconeri contro un Bordeaux che ha il merito di aver sempre provato ad offendere, senza concedere troppi punti di riferimento e con una solida fase difensiva. Giovinco non ha le stesse caratteristiche di Diego, in termini di prestanza fisica e di personalità, e ne risente la finalizzazione del gioco: troppo ampio il gap tra centrocampo e attacco, poco servite le punte e rare offensive dalle corsie esterne, soluzione che Ferrara avrebbe dovuto scegliere nella ripresa con l’inserimento di Camoranesi (4-4-2 in linea con Giovinco e l’oriundo sugli esterni). Condizione fisica inferiore a quella dei francesi e un paio di infortuni di troppo, oltre a qualche episodio sfortunato (gol di Plasil in offside e traversa di Marchisio). A Monaco ci si deve aspettare una Juve migliore.
Buffon: Voto 6,5 – Incolpevole sul gol (Plasil in fuorigioco), sicuro in ogni circostanza: il miglior Buffon.
Caceres: Voto 5,5 – Molto timido in appoggio, anche se il piede non è male,un paio di palloni interessanti in mezzo, ma da esterno paga dazio: meglio da centrale.
F.Cannavaro: Voto 6,5 – Difficile inizio, regge a fatica le folate di Gourcuff e la mobilità di Chamakh, ottima ripresa, con uno splendido recupero + assist per il gol di Iaquinta: esce per un risentimento.
Legrottaglie: Voto 5,5 – Incerto come nelle peggiori occasioni, si difende sulle palle alte ma è spesso preso in infilata e tagliato fuori dalle percussioni dei girondini.
(Zebina dal 67’): Voto 6 – Cerca di spingere, almeno lui, sulla destra ed arriva spesso sul fondo, con discreti risultati.: importante una sua diagonale sul contropiede Bordeaux, è in ripresa.
Grosso: Voto 6 – Manca di continuità e di tenuta atletica, è meno propositivo del solito in fase di spinta perché costretto alla fase difensiva, che svolge con diligenza e con un fondamentale recupero nell’area piccola: una punizione pericolosa.
Tiago Mendes: Voto 5 – Solita timidezza cronica in fase di contrasto e ripartenza, sembra avere buone verticalizzazioni nel piede ma le cerca sempre con un paio di secondi di ritardo: il campo non lo aiuta ma difetta di personalità. (Poulsen dall’ 81’):s.v. – Una buona accelerazione in ripartenza, può valere qualcosa a bassi ritmi.
Felipe Melo: Voto 6,5 – Grande fisico e piede da brasiliano, cerca sempre il gesto tecnico piu’ complicato, che non sempre riesce, ma è uno dei pochi con personalità, sicurezza e tenuta atletica: deve disciplinarsi in fase difensiva.
Marchisio: Voto 6,5 – Mezzo punto in meno per l’occasione fallita nel finale (traversa), ma è un moto perpetuo e uno dei pochi che si muove senza palla: centrocampista moderno, difetta di cattiveria in fase realizzativa.
Giovinco: Voto 6 – Tanti sprazzi e svolazzi, cerca molto la verticalità con un paio di tocchi di ritardo e non è proponibile sotto porta: il divario con Diego è evidente, ricorda molto l’acerbo brasiliano ai tempi del Porto. (Camoranesi dal 73’): Voto s.v.
Iaquinta: Voto 7 – Concretizza una delle poche occasioni che gli capitano fra i piedi, solito prezioso moto difensivo-offensivo e tanti palloni conquistati: un leone.
Amauri: Voto 5 – Molto vicino alla rete (miracolo di Ramé) nella ripresa, ma prima e dopo è insolitamente avulso dal gioco e dominato atleticamente da Ciani: con un del Piero a fianco ne gioverebbe il rendimento sotto porta.
(Christian Schneider)